Legambiente e i Comuni Rinnovabili d’Italia del 2016

Come ogni anno, Legambiente ha elaborato il Rapporto Comuni Rinnovabili 2016sole, vento, acqua, terra, biomasse; la mappatura delle fonti rinnovabili nel territorio italiano. Il documento pdf a cui faccio riferimento è SCARICABILE QUI.

In particolare il documento è diviso in vari capitoli. Dopo una premessa tecnica e statistica sulle fonti rinnovabili in Italia e in UE, la prima delle sezioni si focalizza sui Comuni Italiani 100% rinnovabili e quelli 100% elettrici. I primi sono stati, nel 2015, 39 ed essi, come scritto nel rapporto “sono gli impianti a biomasse e geotermici allacciati a reti di teleriscaldamento a soddisfare ampiamente i fabbisogni termici e un mix di impianti diversi da fonti rinnovabili a permettere di soddisfare e superare, spesso ampiamente, i fabbisogni elettrici dei cittadini residenti“; i secondi, invece, sono ben 2.660 e sono tutti i territori comunali in verde nella mappa sottostante. In essi si produce più energia elettrica di quella necessaria ai consumi dei residenti. Le parti successive si occupano nel particolare delle singole fonti rinnovabili e quindi abbiamo un capitolo dedicato al solare fotovoltaico, al solare termico, eolico, idroelettrico, geotermico, bioenergie e teleriscaldamento. Tanto ci sarebbe da dire e da commentare e molto ci sarebbe su cui riflettere. Tuttavia ognuno può leggere il report, vedere i diagrammi e le tabelle e valutare da sé. Quello su cui vorrei concentrare l’attenzione del lettore è il quinto dei dodici capitoli del rapporto, quello sulle BUONE PRATICHE.

Questa sezione è anche parte del Sito Web di Legambiente. E iniziamo a dare merito al merito con il Comune di Brunico (1), provincia di Bolzano, che raggiunge il risultato di 100% rinnovabile grazie al mix di 5 tecnologie presenti nel territorio. 141 impianti fotovoltaici (6.8 MWe totali), 3 impianti mini idroelettrici (3.9 MWe) e un impianto a biomassa producono più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie residenti. I consumi termici, invece, sono coperti da una rete di teleriscaldamento da 120 km alimentato da un impianto a biomassa locale – legna, cippato, segatura – da 31 MWt in grado di coprire il fabbisogno termico di oltre 2.000 utenze tra pubbliche e private. La rete di teleriscaldamento inoltre è integrata anche con un impianto a biogas da 1.5 kWt. Dal Nord profondo passiamo al Sud Italia, dove nel Parco Nazionale della Sila (2) sono state realizzate opere di efficientamento energetico, di installazione di impianti da fonti rinnovabili e di mobilità sostenibile. In particolare sono stati 9 gli interventi di sostituzione di caldaie alimentate da combustibili fossili con impianti alimentati a biomasse. Ulteriori sei impianti fotovoltaici sono stati realizzati nella sede del Parco e nei comandi stazione Parco del CTA per complessivi 25 kWp. Altra esperienza interessante portata avanti dal Parco Nazionale della Sila è il progetto europeo BioEUParks, coordinato da Legambiente, grazie al quale è stato possibile realizzare una filiera corta di approvvigionamento da biomasse derivanti dalla gestione forestale e dai residui agricoli dei privati presenti nelle aree parco finalizzata ad alimentare i piccoli impianti di cogenerazione presenti sul territorio. Rimanendo in tema biomasse, nel Comune di Salerno (3) è presente un impianto di compostaggio da rifiuti solidi urbani con trattamento integrato anaerobico/aerobico e valorizzazione energetica in grado di accogliere fino a 30.000 tonnellate l’anno di rifiuti. Un’eccellenza del Sud Italia anche perché il compost ottenuto a fine lavorazione viene distribuito gratuitamente a chi ne fa richiesta. Il fabbisogno energetico dell’impianto di compostaggio viene soddisfatto attraverso due motori a cogenerazione alimentati dal biogas prodotto dalla fase anaerobica e con l’impianto fotovoltaico da 515 kWp installato sulla copertura del sito.

Il denominatore comune tra tutti i progetti sostenibili sopra citati è uno ed uno solo. Economia energetica localizzata, che significa sfruttare al massimo le risorse presenti sul territorio a nostro favore. “Investo in un impianto idroelettrico se vivo vicino a un fiume” o “investo in una turbina eolica se vivo in colline ventose” o ancora “investo in pannelli fotovoltaici se 320 giorni all’anno il mio terreno non coltivabile è al sole“. Sarebbe stupido il contrario, eppure è quello che la stragrande maggioranza dei Comuni Italiani fa. Tanto è stato fatto, bisogna ancora lavorarci, tanto.

Lorenzo Rubino

Laureato magistrale a 24 anni in ingegneria energetica al PoliTO. Esperto in efficienza energetica industriale, commerciale, residenziale. Progettista tecnico di impianti rinnovabili e tradizionali. Responsabile di #EnergyCuE da marzo 2015. Appassionato di nuove tecnologie e policy, soprattutto se finalizzate alla sostenibilità della produzione di energia. Mi sento curioso, riflessivo ma anche spontaneo, diretto e pragmatico, da buon ingegnere!

Recent Posts

Sanitari del bagno, ecco come sbiancarli | In casa hai tutto ciò che ti serve: 10 minuti e tornano nuovi

Sbiancare i sanitari è più semplice di quanto credi, basta un prodotto che hai già…

2 ore ago

“Faremo un ponte tra Lazio e Sardegna”: ultim’ora, svelato il progetto più ambizioso di sempre | Superato il record mondiale

Una notizia sconcertante emerge dal web: il ponte tra Lazio e Sardegna diventerà realtà? Tutte…

5 ore ago

Boom di solare e idroelettrico: il mix energetico italiano diventa sempre più verde

Il solare e l'idroelettrico conquistano gli italiani, che risparmiano con le rinnovabili secondo gli ultimi…

6 ore ago

Ultim’ora, Eurospin abbassa le serrande | Episodio gravissimo e chiusura obbligatoria: non avevano altra scelta

Caos improvviso in supermercato Eurospin, clienti sotto shock e locale chiuso per sicurezza: situazione surreale.…

7 ore ago

360 euro all’anno, spunta la prima TASSA SUI CANI | Ogni proprietario è chiamato a pagare: è possibile rateizzarla

L’idea di una tassa mensile sui cani ha fatto discutere: l'ipotesi social che aiuterebbe le…

9 ore ago

Pier Silvio ce l’ha fatta: ‘furto’ storico ai danni della Rai | Il volto più amato della tv sbarca in Mediaset

Pier Silvio Berlusconi gioca d’anticipo e cambia le carte in tavola nel prime time italiano:…

12 ore ago