La tecnologia geotermica toscana sbarca negli USA

La Toscana è conosciuta in tutto il mondo, non solo per le bellezze paesaggistiche o culinarie, ma per la tecnologia impiegata nei suoi impianti geotermici. Infatti, l’innovativa centrale di cui vi parliamo oggi è di ispirazione toscana. Si tratta della centrale ibrida geotermica-idroelettrica di Cove Fort, Utah. Realizzata dalla Enel Green Power North America, essa rappresenta l’unico esempio al mondo di applicazione di questa tecnologia su un impianto di grossa taglia. La novità sta nel combinare la tecnologia geotermica a ciclo binario a media entalpia con quella idroelettrica.

All’impianto geotermico preesistente è stato aggiunto un particolare un generatore verticale completamente sommergibile. Questo elemento è in grado di intercettare l’energia prodotta dal reflusso di acqua verso il pozzo per generare elettricità. Inoltre, esso svolge un ruolo di controllo sul flusso di ritorno verso il terreno. Infatti, la presenza del generatore crea una pressione opposta al verso del flusso; ciò ne riduce la turbolenza, nonché la probabilità di danni del pozzo. L’installazione del generatore è stata realizzata in collaborazione con la Baker Hughes, società che si occupa di pompaggio per la trivellazione.

La fase sperimentale è durata tre mesi (luglio-settembre 2016) dando ottimi risultati. Si nota, infatti, come, abbinando il generatore al pozzo di iniezione geotermica, si abbia avuto un aumento della produzione di 1.008 MWh, coprendo l’8,8% del consumo energetico dell’impianto e migliorandone l’efficienza operativa. Il generatore idroelettrico di fondo pozzo aggiungerà 5 GWh alla produzione annua dell’impianto (circa 160 GWh).

La storia del sito

Il sito di Cove Fort ha una lunga storia alle spalle. Le esplorazioni nel sito geotermico iniziarono negli anni ’70, lo sfruttamento per la produzione di elettricità dal 1985 al 2003. L’impianto originale aveva potenza totale di circa 10 MW. Le risorse geotermiche però iniziarono a scarseggiare e l’impianto venne dismesso finchè nel 2007 Enel Green Power ha iniziato ad occuparsi del repowering del sito in collaborazione con Ormat. L’operazione, che ha richiesto un investimento di circa 126 milioni di dollari, si è conclusa nel 2013. Il nuovo impianto di Cove Fort, utilizzando un ciclo binario e gli Ormat Energy Converters (OEC) , permette di raggiungere una capacità di 25 MW e di generare fino a 160 GWh annui. L’energia prodotta è utilizzata da più di 13.000 famiglie americane.

Rappresentazione schematica del ciclo binario
http://santamarta-florez.blogspot.it

L’importanza del “know-how” toscano…

L’ Egpna evidenzia che “Il know how della geotermia toscana, che si sviluppa tra Pisa e Larderello, continua quindi a fare scuola nel mondo attraverso l’innovazione tecnologica e il costante sviluppo delle energie rinnovabili: in fase di ricerca mineraria e progettazione, infatti, gli impianti geotermici Enel Green Power in tutto il mondo sono seguiti da giovani ingegneri italiani che operano presso gli impianti geo Enel Green Power della Toscana, nelle province di Pisa, Grosseto e Siena”.

Francesco Venturini, responsabile Enel Global Renewable Energies, conclude:

“L’entrata in esercizio di questa tecnologia è una novità mondiale e rappresenta una pietra miliare per il settore geotermico, rafforzando il nostro impegno a favore dell’innovazione e dell’efficienza energetica. Stiamo creando soluzioni innovative per rendere le energie rinnovabili migliori, più affidabili e intelligenti.

Per saperne di più: https://pangea.stanford.edu/ERE/db/WGC/papers/WGC/2015/06021.pdf

Nica Conenna

Laureata magistrale in Ingegneria Elettrica al PoliBa e autrice per #EnergyCuE da settembre 2016. Prima esperienza lavorativa in R&D&I nell'ambito della gestione della rete elettrica. Approfondisco i temi inerenti il sistema elettrico e le tecnologie innovative per incrementarne la flessibilità e la controllabilità. Sono una persona determinata e sempre attenta a tutte le novità!

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