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La Blue Economy è una teoria economica che non prevede un aumento degli investimenti a tutela dell’ambiente, bensì incoraggia l’utilizzo di nuove tecnologie.
Esse, grazie alla ricerca scientifica, ridurrebbero i costi di produzione in ogni settore pur nel totale rispetto dell’ambiente. Auspicabilmente, ai minori investimenti corrisponderebbero maggiori ricavi e, quindi, un aumento dei posti di lavoro.
Colui che per primo ne ha parlato è stato Gunter Pauli, economista belga e imprenditore di successo in numerosi settori. Pauli ha fondato la Zero Emissions Research Iniziative (http://www.zeri.org/), una comunità internazionale della quale fanno parte studiosi, esperti in economia, scienziati e ricercatori. Uniti per trovare soluzioni efficaci rispetto ad una economia che tenga conto della tutela dell’ambiente e della persona in primo luogo.
Nel suo libro ‘The blu economy’ del 2010, Pauli mette in evidenza i potenziali benefici nel collegare e combinare problemi ambientali apparentemente diversi con soluzioni scientifiche open source basate su processi fisici comuni nel mondo naturale, per creare soluzioni che abbiano benefici ambientali, economici e sociali. Il libro suggerisce che possiamo modificare il modo in cui gestiamo i nostri processi industriali e affrontare i conseguenti problemi ambientali, allontanandoci dall’uso di risorse di costo rare e ad alta energia per cercare invece soluzioni basate su tecnologie più semplici e pulite. Inoltre, propone di concentrarsi sulla generazione di più valore, invece di tagliare ciecamente i costi. Infine, mira a ispirare gli imprenditori a adottare le proprie intuizioni, dimostrando i modi in cui ciò può creare benefici economici attraverso la creazione di posti di lavoro e un ridotto consumo di energia.
In un’intervista del 2018, Pauli propone alcuni esempi di virtuosa blue economy. Come per esempio, la produzione di funghi commestibili dai residui del caffè e la produzione di tensioattivi naturali dalle bucce di arance. Oppure la costruzione di edifici progettati sulla base dei termitai per una migliore gestione termica. Inoltre, è recentissima la notizia della applicazione di questa teoria alle Canarie, sull’isola di El Hierro. Dove i pescatori per arginare l’impoverimento delle specie sono passati alle lenze e hanno evitato di pescare gli esemplari femminili. La produttività della pesca è salita, come sono aumentati i pescatori.
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