Ambiente

Nubifragio a Bardonecchia: uno tsunami di fango colpisce la Val di Susa

Un tragico nubifragio a Bardonecchia, un comune nella suggestiva Val di Susa, ha scatenato una vera e propria emergenza ambientale. Una grave frana ha provocato quello che è stato definito uno “tsunami di fango” che ha travolto il paese, lasciando dietro di sé una scia di distruzione. Questo evento straordinario ha sconvolto la tranquillità della zona e ha richiamato l’attenzione dell’intera comunità nazionale.

Il nubifragio a Bardonecchia

La quiete di una serata a Bardonecchia si è interrotta a causa di un’esplosione di fango e detriti, scaturita da una frana. Questo improvviso evento ha provocato l’esondazione del torrente Merdovine, che attraversa il paese. Il fango e i detriti trascinati dalla frana hanno danneggiato le strade, abbattendo ponti e infrangendo qualsiasi ostacolo frapposto davanti a loro. I video e le foto che documentano la furia dell’onda di fango si sono diffusi rapidamente sui social media. Questi mostrano delle immagini sconvolgenti di alberi spezzati e veicoli completamente sommersi. La tempestiva risposta delle squadre di soccorso ha permesso di evacuare circa 120 persone, alloggiate temporaneamente in strutture della Croce Rossa e in alberghi locali.

Credit: ANSA

I danni più significativi sono quelli riportati al Commissariato di Polizia locale e all’hotel “La Betulla”, entrambi gravemente colpiti dall’onda di fango. Il piano seminterrato dell’hotel è completamente sommerso, mentre il Commissariato di Polizia ha subito danni strutturali al piano terra. Le squadre di soccorso e i Vigili del Fuoco hanno lavorato instancabilmente per cercare dispersi e offrire aiuto a chi era intrappolato a causa dell’onda di fango. L’intervento dei pompieri ha portato al salvataggio di sei persone intrappolate in un camper trascinato a valle dal fiume di fango.

Le condizioni meteorologiche e le cause della tragedia

La notte in cui si è verificata la tragedia era interessata da condizioni meteorologiche avverse. Un violento temporale ha fatto nascere preoccupazioni sulla tranquillità di Bardonecchia. Quello che sembrava un normale scenario meteorologico si è rapidamente trasformato in un evento di proporzioni drammatiche. L’aspetto più sorprendente è che l’esondazione è avvenuta senza alcun preavviso. Infatti, l’evento ha sconvolto i residenti che si sono ritrovati a lottare contro una furia incontrollabile della natura.

In particolare, il torrente Frejus è fuoriuscito dai suoi confini e ha invaso il tessuto urbano. La causa scatenante sembra essere un distacco parziale del monte omonimo. Questo evento ha generato un’ondata di fango e detriti che ha infranto qualsiasi ostacolo si trovasse sul suo cammino. Gli edifici, le strade e le persone si sono quindi trasformati in vittime impotenti di questa forza inarrestabile.

Credit: ANSA

Danni e conseguenze del nubifragio a Bardonecchia

Le autorità locali hanno evidenziato le possibili conseguenze sull’approvvigionamento di servizi essenziali come l’acqua, l’elettricità e il gas. La popolazione si trova di fronte a sfide aggiuntive, dovendo affrontare non solo la devastazione causata dalla frana, ma anche la carenza di risorse energetiche. Questo mette in evidenza l’ampia portata degli effetti di un evento naturale imprevisto e la necessità di risposte coordinate e rapide da parte delle autorità. Squadre di tecnici e soccorritori hanno agito prontamente per affrontare il disastro e mitigarne gli effetti sulla vita quotidiana dei residenti.

La frana che ha scosso la Val di Susa ha causato danni anche alla strada statale 335, invasa da fango e detriti. L’Anas ha riferito della chiusura in entrambe le direzioni del tratto al chilometro 10 a Bardonecchia, rendendo praticamente inaccessibile quella porzione di strada. Le squadre Anas, in collaborazione con i Carabinieri, si sono affrettate sul luogo per gestire l’emergenza e cercare di ripristinare la viabilità. L’autostrada che conduce al tunnel del Frejus, che connette Italia e Francia, rimane invece percorribile. Questo collegamento continua a rendere possibile il transito tra i due paesi nonostante l’evento drammatico.

Maria Chiara Cavuoto

Dottoressa Magistrale in Ingegneria Energetica, da sempre curiosa di capire il perché dei fenomeni scientifici e appassionata di divulgazione. Sono autrice per CuE dal 2020, quando ho iniziato ad occuparmi degli articoli sulla pagina Energy, ma in questi anni ho avuto la possibilità di incontrare nuovi mondi e scoprire nuovi interessi. Oggi collaboro e scrivo per l'intero network.

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