Metastasi bloccate grazie a un nuovo farmaco | Gli scienziati ce l’hanno fatta: passo decisivo per la cura del cancro

Lastra di un cancro (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Un farmaco per il cuore apre nuove prospettive e speranze nella lotta contro le metastasi tumorali: ecco come agirebbe.
La ricerca sul cancro non si ferma mai. Da anni, gli scienziati cercano un modo per fermare le metastasi, il vero punto debole nelle cure oncologiche. Il problema? Le cellule tumorali non stanno mai ferme: una volta nel sangue, possono viaggiare e creare nuovi tumori in altre parti del corpo. Fermarle è complicato, ma potrebbe fare la differenza tra una malattia curabile e una senza via d’uscita.
Negli ultimi tempi, gli esperti hanno concentrato gli sforzi su un nemico specifico: i cluster di cellule tumorali circolanti (CTC). Questi gruppi di cellule viaggiano insieme e hanno una capacità di diffusione molto più alta rispetto alle cellule tumorali singole. Più sono grandi, più sono pericolosi. Trovare un modo per scioglierli potrebbe cambiare le carte in tavola.
Uno dei problemi principali nella lotta contro le metastasi è che le cellule tumorali sono incredibilmente adattabili. Anche quando vengono attaccate dalle cure tradizionali, spesso trovano un modo per sopravvivere e continuare a diffondersi. Ecco perché sempre più scienziati stanno esplorando l’idea di riutilizzare farmaci già esistenti, testati e sicuri, invece di svilupparne di nuovi da zero.
E proprio qui arriva la scoperta che sta facendo parlare il mondo della ricerca: sembra che un farmaco usato da anni per il cuore abbia un effetto inaspettato sulle metastasi. E i primi risultati sono decisamente promettenti.
Un farmaco già conosciuto, ma per un nuovo scopo
Un gruppo di ricercatori internazionali ha scoperto che la digossina, un farmaco usato per trattare problemi cardiaci, potrebbe avere un potente effetto anti-metastatico. Secondo uno studio pubblicato su Nature, questo farmaco sarebbe in grado di ridurre la formazione dei cluster di cellule tumorali circolanti, limitando la loro capacità di diffondersi nell’organismo.
I test clinici su donne con tumore al seno metastatico hanno dato risultati interessanti: chi ha assunto la digossina ha visto una riduzione significativa della dimensione dei cluster tumorali. Il motivo? Il farmaco agisce bloccando le pompe sodio-potassio delle cellule tumorali, impedendo loro di sopravvivere nel sangue. Meno cluster significa meno metastasi.

Nuove possibilità per la ricerca oncologica
Se questi risultati verranno confermati, la digossina potrebbe essere utilizzata anche per altri tumori molto aggressivi, come il melanoma, il tumore alla prostata e il cancro al colon-retto. I ricercatori stanno già studiando la possibilità di combinare questo farmaco con le terapie oncologiche tradizionali, nella speranza di potenziarne l’effetto senza aumentare i rischi per i pazienti.
L’idea di riutilizzare farmaci già in commercio potrebbe dare una forte accelerata alla ricerca sul cancro, offrendo nuove speranze a chi combatte ogni giorno contro questa malattia. Nei prossimi mesi, gli scienziati continueranno a studiare la digossina su un numero più ampio di pazienti per confermarne l’efficacia. Se tutto va bene, potremmo essere di fronte a un nuovo approccio per fermare le metastasi.