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Il lato oscuro dell’IA: quanto inquina davvero?

L’inquinamento dell’IA esiste e come fanno i sistemi di intelligenza artificiale a generarlo? È tempo di scoprirlo ora!

L’inquinamento è un problema globale che minaccia la salute del pianeta e di tutti gli esseri viventi. L’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e il suolo che coltiviamo potrebbero essere contaminati da sostanze nocive, con conseguenze devastanti per l’ambiente e la salute.

Le fonti di inquinamento sono le attività industriali, i trasporti, l’agricoltura intensiva e la produzione di energia. L’inquinamento atmosferico è responsabile di milioni di morti premature ogni anno.

L’inquinamento non conosce confini e colpisce tutti, anche chi non ne è responsabile. Le conseguenze sono sempre più evidenti, come il cambiamento climatico, l’acidificazione degli oceani, la perdita di biodiversità e la desertificazione.

Come l’intelligenza artificiale fa la sua parte in questo processo? Una ricerca svela la verità su quanto sta accadendo e fa chiarezza su quelli che potrebbero essere gli scenari futuri.

Come funziona l’inquinamento

L’inquinamento legato alla produzione di energia elettrica è un problema che coinvolge diverse fonti e tipologie di emissioni. Le centrali termoelettriche a combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturale, sono tra le responsabili dell’inquinamento atmosferico, perché rilasciano nell’aria grandi quantità di gas serra (come l’anidride carbonica), ossidi di azoto, anidride solforosa e particolato.

Questi inquinanti contribuiscono al cambiamento climatico, alle piogge acide, all’inquinamento urbano e a diverse patologie respiratorie e cardiovascolari. L’estrazione e il trasporto dei combustibili fossili possono causare danni ambientali, come la distruzione di ecosistemi e la contaminazione di suolo e acqua. Come funziona per l’intelligenza artificiale?

Il lato oscuro dell’IA: quanto inquina davvero? (Freepik Foto) – www.energycue.it

Il costo dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale presenta un lato oscuro legato al suo impatto ambientale e sulla salute pubblica. I data center, indispensabili per il funzionamento dell’IA, consumano enormi quantità di energia, tanto che colossi come Amazon, Google e Microsoft stanno investendo in reattori nucleari e centrali elettriche. Questo alto consumo energetico ha conseguenze dirette sulla qualità dell’aria e sulla salute delle persone. Uno studio dell’Università della California prevede che entro il 2030 l’energia necessaria per l’IA potrebbe causare 600.000 casi di asma e 1.300 morti premature ogni anno nei soli Stati Uniti, con un costo sanitario di 20 miliardi di dollari.

In Virginia, i generatori a gas usati come backup causano già problemi respiratori, con un costo sanitario stimato tra 220 e 300 milioni di dollari, che potrebbe aumentare fino a 2-3 miliardi se i macchinari raggiungessero i massimi livelli consentiti. Le aziende tecnologiche stanno investendo in energie rinnovabili e nuove tecnologie nucleari per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, ma la domanda di energia per i data center è in continua crescita e si prevede che entro il 2030 potrebbe eguagliare il consumo energetico totale di stati popolosi come California e New York. La notizia arriva da Focus.

Annarita Faggioni

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