Ministro Giorgetti, arriva la riforma che fa risparmiare sulle bollette (YouTube Foto) - www.energycue.it
L’energia costa troppo e il peso sulle famiglie e le imprese italiane è ormai insostenibile.
Il governo Meloni, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in prima linea, promette nuove misure per arginare il problema. L’annuncio è arrivato in Senato, dove il ministro ha parlato di una situazione difficile, aggravata da dinamiche internazionali e speculazioni di mercato.
Uno dei nodi da sciogliere riguarda il libero mercato dell’energia, introdotto per offrire maggiore concorrenza ma che, secondo Giorgetti, merita una riflessione più approfondita. I rincari in bolletta stanno infatti neutralizzando gli aiuti economici destinati ai lavoratori, un paradosso che il governo non può ignorare.
Ma quali saranno le contromosse? Una delle ipotesi più concrete è il taglio degli oneri di sistema, una strategia già adottata nel 2022 dal governo Draghi per abbassare i costi in bolletta. Un’altra possibilità è una riduzione dell’IVA sul gas, che da gennaio 2024 è tornata al 22%, mettendo in difficoltà milioni di consumatori.
C’è però un ostacolo non da poco: l’Unione Europea. Qualsiasi misura di aiuto statale deve essere autorizzata da Bruxelles, per evitare di infrangere le rigide regole sugli aiuti di Stato. Una partita delicata, che potrebbe rallentare i tempi di intervento.
Nel frattempo, Confindustria lancia l’allarme: l’industria italiana sta pagando un conto salatissimo, con un impatto economico di oltre 10 miliardi di euro. Il problema? Il prezzo dell’energia in Italia è ancora troppo legato alle oscillazioni del gas a livello europeo, lasciando poco margine di manovra alle imprese.
A complicare lo scenario, ci si mette anche la politica internazionale. La recente svolta sui dazi imposti dagli Stati Uniti rischia di creare nuove difficoltà per l’economia italiana, mentre l’Europa cerca di trovare una risposta adeguata alle mosse di Washington.
C’è però una notizia positiva: nelle ultime ore, il prezzo del gas è crollato dell’8% sulla borsa di Amsterdam, il mercato di riferimento europeo. Un segnale incoraggiante, legato alle possibili aperture diplomatiche tra Russia e Ucraina, che potrebbero raffreddare la corsa al rialzo delle materie prime.
La domanda ora è: basterà tutto questo a dare un po’ di respiro agli italiani, bisognosi di un periodo di pausa meritato? Il governo sembra deciso a intervenire, ma i vincoli europei e le incognite del mercato rendono il percorso tutt’altro che semplice. Le prossime settimane saranno decisive per capire se davvero si riuscirà a mettere un freno al caro bollette
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