Nuove frontiere sui fertilizzanti (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Microperle di vetro per un’agricoltura più sostenibile: una soluzione innovativa per ridurre l’impatto dei fertilizzanti.
L’agricoltura moderna si basa sui fertilizzanti per garantire raccolti abbondanti e mantenere il suolo fertile. Senza di loro, sarebbe impossibile sfamare una popolazione in continua crescita. Ma c’è un problema: se usati in eccesso o nel modo sbagliato, questi composti possono diventare un serio pericolo per l’ambiente.
Uno dei rischi principali è la dispersione dei nutrienti. Sostanze fondamentali come l’azoto e il fosforo finiscono spesso per essere dilavate dalla pioggia, raggiungendo le falde acquifere e i fiumi. Questo può causare danni enormi agli ecosistemi, provocando fioriture algali tossiche e riducendo la qualità dell’acqua. Senza contare che alcuni fertilizzanti contribuiscono anche all’emissione di gas serra, aggravando il riscaldamento globale.
Negli ultimi decenni, la domanda mondiale di fertilizzanti è schizzata alle stelle. Nel 2020, la FAO stimava che il consumo avrebbe superato i 200 milioni di tonnellate metriche. Un numero enorme, che fa capire quanto sia urgente trovare soluzioni per rendere più efficiente l’uso di questi prodotti. L’idea è semplice: ridurre gli sprechi e fare in modo che le piante assorbano i nutrienti nel modo più efficace possibile.
Ed è qui che entra in gioco una soluzione davvero interessante. Alcuni scienziati hanno pensato di usare delle microperle di vetro per rilasciare i nutrienti in modo più controllato e graduale. Sembra un’idea strana, vero? Eppure, potrebbe cambiare il modo in cui fertilizziamo i campi, riducendo l’impatto ambientale senza sacrificare la produttività agricola.
Un gruppo di ricercatori, guidato da Danilo Manzani ed Eduardo Ferreira, ha sviluppato un fertilizzante innovativo a base di microperle di vetro. L’obiettivo? Distribuire i nutrienti in maniera più efficiente, evitando sprechi e riducendo l’inquinamento. I risultati dello studio, pubblicati su ACS Agricultural Science & Technology, sembrano promettenti.
Per realizzare questo fertilizzante speciale, gli scienziati hanno creato un vetro arricchito con diversi elementi nutritivi come fosforo, potassio e calcio. Il materiale è stato poi macinato in particelle di dimensioni diverse e testato in soluzioni acquose per capire come rilasciava i nutrienti. E i risultati? Le sostanze si diffondevano lentamente e in modo costante per oltre 100 ore, senza improvvise dispersioni.
Dopo i test in laboratorio, i ricercatori hanno provato le microperle di vetro su un terreno coltivato con erba da prato. Il confronto con un fertilizzante liquido è stato interessante: quest’ultimo ha dato un effetto immediato ma di breve durata, mentre le perline hanno garantito una crescita costante e prolungata nel tempo.
Infine, per capire se questo nuovo fertilizzante potesse avere effetti negativi sulle piante, il team ha fatto un esperimento su semi di lattuga e cipolla. Il risultato? Nessuna differenza significativa rispetto alle piante cresciute con i fertilizzanti classici. Insomma, sembra proprio che queste perline di vetro possano essere una soluzione sicura, efficace e più ecologica per il futuro dell’agricoltura.
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