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Sono riusciti a riportarlo in vita | Animale estinto torna a respirare dopo 10mila anni: le prime immagini fanno impressione – FOTO

Un fossile antico (Depositphotos foto)

Un fossile antico (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Un ritorno dal passato che sembrava impossibile: la natura si riscrive tra stupore, emozione e mille domande.

Da sempre, l’idea di riportare in vita creature che pensavamo perse per sempre ha stuzzicato l’immaginazione di scienziati, scrittori e, diciamolo, anche della gente comune. I film e i romanzi ci hanno abituati a pensare che un giorno avremmo visto animali antichi camminare di nuovo sulla Terra. Ora quella che sembrava solo fantasia… beh, sta iniziando a diventare un po’ più reale.

Oggi la biotecnologia ha fatto dei passi da gigante, roba che vent’anni fa sarebbe sembrata pura fantascienza. Lavorare su pezzi di DNA vecchi di millenni, ricostruirli pezzo dopo pezzo e riuscire a farli funzionare di nuovo è qualcosa che rasenta il miracolo. Però, non basta la tecnologia: servono pazienza, competenze sopraffine e un po’ di, ehm, follia visionaria.

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di “de-estinzione”. Non è solo una moda da laboratorio, è un campo di ricerca che sta guadagnando terreno e attenzione. Non solo per il fascino di rivedere animali scomparsi, ma anche per tutte le domande e le preoccupazioni che porta con sé: cosa succede a un ecosistema moderno se ci rimetti dentro specie antichissime?

L’entusiasmo c’è, inutile negarlo, ma è accompagnato anche da un sacco di interrogativi, e pure da qualche paura. Riportare in vita una specie non è mica come rimettere un vecchio quadro al suo posto. È un’azione enorme, carica di responsabilità, di possibili effetti a catena che oggi possiamo solo intuire. Però, davanti a certe notizie, è impossibile non fermarsi a dire: “Wow.”

Immagini da un altro mondo

Le prime foto dei cuccioli — pubblicate proprio da Colossal Biosciences — sono qualcosa di incredibile. Due piccoli giganti che sembrano arrivare direttamente da un’altra era, con quello sguardo fiero e un po’ selvaggio. Il loro primo ululato? Una scena potentissima, roba da togliere il fiato e che riporta subito alla mente film come “Jurassic Park”, senza nemmeno esagerare troppo.

Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, questo è solo il primo passo verso una nuova epoca scientifica. Però, occhio: la questione è piena di punti interrogativi su come (e se) questi animali potranno mai trovare un posto nel nostro mondo di oggi.

L'incredibile lupo (TIME - youtube screenshot)
L’incredibile lupo (TIME – youtube screenshot) – www.energycue.it

Una sfida scientifica che cambia tutto

Una società americana che si chiama Colossal Biosciences è riuscita in qualcosa che suona ancora incredibile: riportare in vita il Dire Wolf — nome scientifico Aenocyon dirus —, un lupo gigantesco estinto da più di diecimila anni. E non è fantascienza: grazie all’ingegneria genetica avanzata, hanno ricostruito il suo genoma partendo da frammenti di DNA trovati in fossili antichi. Già solo scriverlo fa venire i brividi, no?

I primi due cuccioli di questa impresa si chiamano Romolo e Remo — sì, proprio come quelli della leggenda. Sono nati tramite una maternità surrogata usando cani domestici come “mamme”. E a quanto pare, si distinguono alla grande dai lupi moderni: sono più grossi, hanno una mascella che potrebbe… ehm, frantumare tutto, e un mantello bianco da togliere il fiato. Colossal ha definito il loro primo ululato un vero momento storico. E come dargli torto?