Una galassia lontana ci sta parlando | Scienziati increduli, adesso ci sono le prove: il futuro dell’umanità cambia per sempre

Galassia misteriosa (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Un misterioso segnale proveniente da una galassia lontanissima sconvolge la comunità scientifica: le prove raccolte aprono scenari inediti.
L’universo è ancora pieno di sorprese, diciamocelo. Nonostante telescopi giganti e sonde spaziali ultratecnologiche, là fuori ci sono cose che sfuggono completamente alla nostra comprensione. E ogni tanto succede che qualcosa di inaspettato ci costringa a fermarci e rimettere tutto in discussione. È successo di nuovo, e stavolta sembra davvero roba grossa.
Quando si parla di segnali che arrivano dallo spazio profondo, la fantasia galoppa: alieni, messaggi nascosti, eventi catastrofici. Però, al di là delle fantasie, il punto vero è che ricevere un segnale da così lontano è una faccenda complicatissima. Capire chi o cosa ce l’ha mandato è ancora più difficile. La scienza, per ora, può solo raccogliere dati e cercare di decifrarli, pezzo dopo pezzo.
Pensaci un attimo: un segnale che ha viaggiato miliardi di anni solo per arrivare a noi… È qualcosa che fa venire i brividi. Ma che tipo di fenomeno può sopravvivere così a lungo e con un’energia così potente? Le domande sono tante, forse troppe, e le risposte, come sempre, sono lente ad arrivare. Nel frattempo, gli scienziati si fanno in quattro per mettere insieme ogni frammento di informazione.
A volte le scoperte più assurde arrivano proprio da quelle osservazioni che sembrano insignificanti, noiose. Un’anomalia qui, un piccolo errore di misura là… Poi qualcuno si accorge che invece, ecco, c’è qualcosa di enorme sotto. E quello che è successo in questi giorni, senza anticipare troppo, va proprio in questa direzione.
Un segnale che non voleva farsi ignorare
Tutto è cominciato nel 2019 (per la precisione l’8 febbraio), quando i radiotelescopi hanno beccato un lampo radio velocissimo, ribattezzato FRB 20190208A. Il bello — o il brutto — è che non si è trattato di un episodio isolato. Tra il 2020 e il 2023, lo stesso segnale è stato intercettato ben 67 volte! Una roba che ha lasciato parecchi scienziati a bocca aperta.
Il segnale arriva da una galassia nana che si trova a circa 7 miliardi di anni luce da noi. Di solito, questi lampi radio si collegano a galassie giganti e super attive… ma stavolta no. Questa galassietta è debole, poco appariscente, eppure è riuscita a mandare segnali fortissimi fino a qui. Un controsenso che ha costretto gli studiosi — tra cui il team guidato da Danté Hewitt dell’Università di Amsterdam — a rivedere parecchie idee. E cosa ne hanno dedotto?
Un enigma cosmico ancora tutto aperto
Come riporta anche Commenti Memorabili, dopo un’indagine bella tosta, usando strumenti come il Gran Telescopio Canarias, è venuto fuori che, sì, c’è una piccola galassia proprio nel punto da cui partono i segnali. Ma come sia possibile che una galassia così minuscola riesca a generare lampi radio tanto potenti, resta un mistero.
Al momento, l’ipotesi più gettonata è che questi FRB derivino da stelle di neutroni ipermagnetizzate, le famose magnetar. Però… questa scoperta fa pensare che ci possano essere altri fattori in gioco, legati magari alla chimica o alla struttura delle galassie stesse. Gli scienziati (giustamente) continueranno a seguire il FRB 20190208A, sperando di tirar fuori qualche altra sorpresa nascosta fra le stelle.