Caffè fatto in casa come quello del bar | Conservalo sempre e solo in questo posto: aroma intenso e sapore eccellente

Ottimo caffé (Depositphotos foto) - www.energycue.it
L’aroma resta perfetto solo se lo conservi nel posto giusto: ecco come ottenere un caffè fantastico come quello del bar.
Il caffè è più di una semplice bevanda. Per molti, è un rito quotidiano, una specie di pausa sacra tra un impegno e l’altro. Quel profumo che riempie la cucina, il suono familiare della moka, il primo sorso ancora fumante: sono gesti che si ripetono ogni giorno, eppure non stancano mai.
Chi ama davvero il caffè lo sa bene: non basta solo scegliere la miscela giusta o trovare la macchina perfetta. C’è tutto un mondo dietro una tazzina fatta come si deve. Spesso ci si concentra su tempi, dosi, tipo di macinatura, ma si dimentica un dettaglio che può rovinare tutto senza nemmeno accorgersene.
Eh sì, perché anche se stai lì attento a non farlo bruciare, a usare l’acqua giusta, a pesare ogni grammo… se il caffè non lo tieni conservato bene, addio sapore. Il profumo si perde in un attimo e ti ritrovi con una bevanda che sa di poco.
O peggio, di vecchio. Il bello (o il brutto, dipende dai punti di vista) è che basta davvero poco per rovinare tutto. Anche il miglior caffè del mondo, se trattato male, perde personalità. E no, non è solo una questione di gusti.
Dove non conservare mai il caffè
Allora, partiamo da quello che non si deve fare. Mettere il caffè in frigo? No, mai. Sembra una buona idea, invece è l’opposto. L’umidità lì dentro è un incubo per la polvere di caffè, che assorbe tutto come una spugna. Risultato? Gusto annacquato e zero profumo.
Anche tenerlo vicino al lavello è un altro errore classico. Lì c’è sempre vapore, condensa, schizzi d’acqua… insomma, non proprio il posto ideale. E attenzione anche al piano della cucina, specialmente se prende sole o sta vicino ai fornelli. Quindi, dove tenerlo davvero?
Il luogo ideale per conservarlo e i contenitori da usare
Come riporta Modena Volta Pagina, la risposta è semplice: in un posto fresco, asciutto e al buio. Un pensile chiuso, lontano da fonti di calore, è perfetto. Ma non finisce qui: conta anche come lo chiudi. Serve un contenitore ermetico e opaco. Tipo in acciaio o vetro scuro. Quelli trasparenti magari sono carini, ma lasciano passare troppa luce.
Volendo si può anche congelare, ma solo in casi particolari. Serve la confezione sottovuoto, meglio se parliamo di chicchi interi, e una sola congelata: una volta scongelato, stop. Come dice l’esperto Scott Rao (che ci capisce più di tutti noi messi insieme), meglio porzioni piccole, chiuse bene, e via nel freezer. Insomma, conservare bene il caffè fa tutta la differenza del mondo. Basta poco per esaltare o rovinare l’aroma. E ora che lo sai… beh, la prossima tazzina potrebbe davvero sapere di bar.