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Pompa di calore, altro che risparmio | Gli esperti lanciano l’allarme: bollette triplicate, gli italiani tornano al gas

Pompa calore risparmio esperti lanciano allarme

Le pompe di calore non sempre assicurano il risparmio - Energycue.it (DepositPhoto)

La pompa di calore non sempre assicura il risparmio. Gli esperti hanno voluto lanciare l’allarme: così le bollette verranno triplicate.

La pompa di calore è un dispositivo sempre più utilizzato per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, grazie alla sua elevata efficienza energetica. Questo apparecchio sfrutta le proprietà fisiche dei fluidi per trasferire il calore da un ambiente a un altro, funzionando sia come riscaldatore che come condizionatore.

A differenza dei tradizionali impianti di riscaldamento, che generano calore bruciando combustibili o utilizzando resistenze elettriche, la pompa di calore trasferisce il calore dall’ambiente esterno (anche quando fa freddo) a quello interno, con un consumo energetico significativamente inferiore.

Un altro vantaggio importante della pompa di calore è il risparmio economico. Sebbene l’investimento iniziale per l’acquisto e l’installazione possa essere maggiore rispetto a un sistema di riscaldamento tradizionale, la pompa di calore consente risparmi significativi sui costi energetici a lungo termine.

Il suo funzionamento ottimizzato e la capacità di produrre più energia di quella che consuma (in termini di calore) la rendono un’alternativa conveniente e sostenibile per le abitazioni residenziali e per gli ambienti commerciali. Delle volte però la pompa di calore non è sinonimo di risparmio ed oggi scopriremo perché.

Pompa di calore, quando non assicura il risparmio: cosa succede

La crescente attenzione verso la sostenibilità energetica ha portato all’adozione di nuove tecnologie per il riscaldamento domestico, tra cui la pompa di calore (PdC). Questo dispositivo, che utilizza l’elettricità per estrarre calore dall’aria esterna e riscaldare gli ambienti, offre un’alternativa interessante ai tradizionali impianti a gas. Le PdC, infatti, sono particolarmente efficaci nella decarbonizzazione, poiché l’elettricità si sta progressivamente “verdeggiando”.

L’adozione di queste pompe in abitazioni con impianti di riscaldamento tradizionali, come i radiatori, presenta delle sfide. In particolare, l’efficacia di una PdC dipende molto dal tipo di isolamento della casa e dalla configurazione dei termosifoni, come sottolineato dagli ingegneri Nicola Terry e Ray Galvin dell’Università di Cambridge. Scopriamo quindi quali sono le difficoltà da affrontare.

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L’allarme degli esperti sulle pompe di calore – Energycue.it (DepositPhoto)

Attenzione alle pompe di calore, quali sono le difficoltà: le ultime

La difficoltà principale nell’integrare una PdC in abitazioni tradizionali risiede nel fatto che la maggior parte dei termosifoni è progettata per funzionare a temperature elevate (intorno ai 70-80 °C), tipiche delle caldaie a gas. Le pompe di calore, invece, operano in modo ottimale a temperature molto più basse (circa 45-55 °C).

Questo significa che, per garantire lo stesso comfort termico, la superficie dei radiatori dovrebbe essere notevolmente aumentata, altrimenti si rischia di non raggiungere una temperatura adeguata negli ambienti. Se non si provvede ad adattare l’impianto, la PdC potrebbe non riuscire a mantenere i 19-20 gradi ritenuti ideali, con un conseguente aumento dei consumi elettrici.