Se sei intelligente devi ringraziare questo genitore | L’amore non conta nulla: il merito è tutto della genetica

Intelligenza (Canva foto) - www.energycue.it
Se oggi hai un’intelligenza fuori dal comune, sappi che non c’entrano affatto i sentimenti: tutta la scienza punta il dito verso un solo genitore.
In molti pensano che essere “intelligenti” significhi saper fare calcoli complicati o rispondere in fretta a una domanda a trabocchetto. Ma l’intelligenza va ben oltre. È una combinazione di capacità logiche, intuizione, memoria, creatività e molto altro. E anche chi non brilla a scuola potrebbe avere un’intelligenza straordinaria, solo in un ambito diverso.
Uno dei lati più affascinanti dell’intelligenza è che non è fissa. Il cervello umano, infatti, ha una plasticità incredibile: può cambiare, migliorarsi, allenarsi. Le neuroscienze lo confermano. Che si tratti di imparare una nuova lingua o di risolvere problemi di vita quotidiana, il nostro cervello si adatta continuamente.
A influire molto sulle capacità intellettive è anche il contesto culturale e familiare in cui cresciamo. In alcune società, ad esempio, viene valorizzata l’abilità nel raccontare storie, in altre la capacità di gestire relazioni complesse o di risolvere problemi matematici. Tutto dipende da dove e come cresci.
Poi c’è un altro aspetto che spesso viene sottovalutato: il legame emotivo. Un bambino che si sente sostenuto, ascoltato, valorizzato, ha molte più possibilità di sviluppare una mente aperta e curiosa. L’amore non fa il genio, ma di sicuro aiuta a coltivare il terreno perché possa crescere.
La scienza indaga sull’origine dell’intelligenza
Negli ultimi decenni gli scienziati hanno cercato di rispondere a una domanda che affascina da sempre: l’intelligenza si eredita? La risposta, a quanto pare, è sì… ma non in modo uguale da entrambi i genitori. Alcuni studi indicano che i figli tendano a ereditare buona parte dell’intelligenza dalla madre, grazie ai geni presenti sul cromosoma X, che è doppio nel patrimonio genetico femminile.
Inoltre, è stato scoperto che alcuni geni si “attivano” solo se ereditati da un genitore specifico. Questo fenomeno dei “geni condizionati” ha mostrato nei test su animali che i geni materni influenzano direttamente le aree del cervello legate al pensiero. Il risultato? Un cervello potenzialmente più sviluppato quando c’è una predominanza genetica della madre.
Geni sì, ma anche tanto ambiente
Nonostante i dati genetici abbiano un peso importante, l’ambiente gioca un ruolo cruciale. Secondo alcuni ricercatori americani, il legame sicuro tra madre e figlio può fare la differenza nello sviluppo del cervello. I bambini che ricevono affetto e supporto emotivo mostrano una crescita maggiore dell’ippocampo, regione chiave per la memoria e l’apprendimento.
Insomma, l’intelligenza non è scritta solo nel DNA. Ma se oggi ti definisci brillante o particolarmente sveglio, potresti dover dire grazie proprio a tua madre: la genetica, almeno in questo caso, ha parlato chiaro.