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È il pozzo più profondo del mondo | Oltre 12mila metri di inferno puro: quello che ci hanno trovato ti sconvolgerà a vita

Pozzo profondo

Il pozzo più profondo del mondo (Freepik Foto) - www.energycue.it

Negli angoli più nascosti del nostro pianeta si trovano luoghi che conservano segreti incredibili.

Segreti capaci di mettere alla prova le conoscenze scientifiche più avanzate. Le profondità della Terra, infatti, nascondono tracce e materiali che raccontano storie risalenti a milioni e persino miliardi di anni fa. Esplorare queste zone significa affrontare condizioni estreme di calore e pressione, ma è proprio in questi ambienti che la scienza può fare passi avanti importanti.

Il terreno sotto i nostri piedi è come un archivio naturale, dove ogni strato custodisce informazioni sulla formazione del pianeta e sui processi che ne hanno determinato l’evoluzione. Con l’avanzare della tecnologia, è diventato possibile sondare questi spazi con una precisione sempre maggiore, aprendo nuovi orizzonti per la geologia e altre discipline connesse.

Negli anni ’70, un ambizioso progetto sovietico ha portato la perforazione terrestre a profondità mai raggiunte prima, in un’area geologicamente molto antica chiamata Scudo Baltico. Questa iniziativa scientifica ha svelato aspetti sorprendenti sulla crosta terrestre, confermando quanto poco ancora si conosca del nostro pianeta al di sotto della superficie.

Le scoperte emerse durante questa perforazione, tra cui la presenza di microfossili a profondità considerevoli e temperature molto elevate, hanno sfidato molte convinzioni scientifiche dell’epoca. Questi risultati, riportati da fonti come Geopop, hanno contribuito a rivoluzionare la comprensione della struttura terrestre e delle sue dinamiche interne.

Un’impresa senza precedenti

Il Kola Superdeep Borehole, situato nella penisola di Kola in Russia, è il pozzo più profondo del mondo, raggiungendo una profondità di 12.226 metri. Iniziato nel 1970 dall’Unione Sovietica, il progetto mirava a studiare la struttura della crosta terrestre. Le altissime temperature, fino a 220°C, causarono la fine della perforazione, ma il pozzo ha fornito dati scientifici fondamentali.

Il progetto consisteva nel creare un pozzo verticale che raggiungesse oltre 12 chilometri di profondità, un record tuttora imbattuto. L’obiettivo principale era studiare la composizione della crosta terrestre e raccogliere dati preziosi sul comportamento delle rocce a grandi profondità. La perforazione ha rivelato un incremento molto rapido della temperatura, che ha superato i 200 gradi Celsius a circa 12 chilometri, una sorpresa che ha messo in discussione molte teorie geologiche. Inoltre, il ritrovamento di microfossili di plancton a 6 chilometri di profondità ha dimostrato che forme di vita microscopiche possono sopravvivere in condizioni estreme, cambiando la visione su come la vita possa adattarsi anche nei luoghi più inospitali.

Pozzo profondo
Il pozzo più profondo del mondo (Freepik Foto) – www.energycue.it

Limiti tecnologici e contributi scientifici

Il progetto si è però dovuto fermare a causa delle temperature e delle condizioni tecniche che rendevano impossibile proseguire oltre i 12,2 chilometri. Il calore intenso, derivante anche dal decadimento radioattivo delle rocce, rappresentava un limite invalicabile per le attrezzature di perforazione dell’epoca, come riportati da Geopop nel 2023.

Nonostante ciò, le informazioni raccolte hanno avuto un enorme valore per la geologia, offrendo nuovi spunti per lo studio del calore terrestre, della composizione della crosta e dei processi geotermici. Ancora oggi, questo progetto rimane un punto di riferimento fondamentale per la scienza delle profondità terrestri.