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3000€ al mese per lavorare al museo | La laurea non viene richiesta: serve solo tanta voglia di fare

Illustrazione di un museo (Canva FOTO) - energycue.it

Illustrazione di un museo (Canva FOTO) - energycue.it

Il tuo sogno è quello di lavorare in un museo? Ci sono delle opportunità incredibili che potrebbero farti guadagnare anche bene.

Lavorare in un museo non vuol dire solo stare lì a controllare che nessuno tocchi i quadri. Dietro le quinte c’è un mondo fatto di storici dell’arte, restauratori, curatori e guide che ogni giorno danno vita alle collezioni. Ognuno ha un ruolo preciso, e serve un bel mix di passione, studio e pazienza.

Per entrare in questo ambiente, serve preparazione. Di solito si parte da una laurea in beni culturali o storia dell’arte, ma quello è solo l’inizio. Tirocini, esperienze sul campo e, se si può, anche un master, aiutano parecchio. E se si conoscono le lingue, ancora meglio: i turisti arrivano da tutto il mondo.

Non è un lavoro da orari comodi. Si lavora spesso nei weekend e durante le feste, con turni che cambiano. Però è anche uno di quei mestieri che ti lasciano qualcosa dentro. Portare la cultura alla gente, vedere i bambini che si emozionano davanti a un’opera… beh, ripaga la fatica.

In un paese come l’Italia, pieno zeppo di musei e bellezza ovunque, le occasioni ci sono. Ma non basta aspettare: bisogna aggiornarsi, farsi conoscere e restare curiosi. Perché chi lavora con l’arte, deve prima di tutto amarla.

Non solo quadri e silenzio

Quando si pensa a un museo, viene subito in mente il classico ambiente tranquillo, con gente che parla a bassa voce e quadri appesi alle pareti. Ma dietro ogni sala c’è una squadra intera che manda avanti tutto: curatori, guide, tecnici, addetti all’accoglienza… ognuno con il suo ruolo ben preciso. E no, non serve sempre una laurea per farne parte.

Per alcune mansioni tipo accoglienza o sorveglianza, può bastare un diploma e una buona capacità di parlare con le persone. Se invece si punta a ruoli come il curatore o il conservatore, allora sì, lì serve una preparazione più tosta: lauree in storia dell’arte, archeologia o simili, spesso seguite da master e corsi specialistici. Secondo Studenti.it, i tirocini sono fondamentali, e sapere le lingue è un gran vantaggio, specie nei musei con tanti visitatori stranieri.

Illustrazione del Museo di Storia Naturale di Londra (Pixabay FOTO) - energycue.it
Illustrazione del Museo di Storia Naturale di Londra (Pixabay FOTO) – energycue.it

A quanto ammontano i guadagni?

Alcuni ruoli, anche senza laurea, possono garantire stipendi niente male. Ad esempio, secondo Amministrazioneagile.it, in certi musei italiani si può arrivare a guadagnare anche 1.300-1.500 euro netti al mese, lavorando come operatore o tecnico. Per i curatori esperti, lo stipendio può superare i 3.000 euro lordi al mese, ma chiaramente dipende da dove si lavora e dal tipo di contratto. In media, si va da 1.450 a 3.449 euro per i ruoli più qualificati.

Per entrare nel settore, però, bisogna armarsi di pazienza. I concorsi pubblici restano la strada più battuta per i musei statali come quello recente bandito a Bassano del Grappa per un conservatore, con stipendio annuo lordo da circa 23.000 euro (Ticonsiglio.com). Ma ci sono anche musei privati che cercano figure più flessibili, magari con esperienze sul campo.