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Hanno approvato la pensione minima: si tratta di 1000€ al mese | La legge entra in vigore da questa data

Illustrazione di una pensione minima (Canva FOTO) - energycue.it

Illustrazione di una pensione minima (Canva FOTO) - energycue.it

Forse questa volta ci siamo, la pensione minima è stata approvata e la Legge è reale. Ormai manca davvero poco per festeggiare!

La pensione minima è l’importo più basso che lo Stato garantisce a chi ha lavorato e versato contributi, ma non ha raggiunto una cifra sufficiente per una pensione più alta. È un po’ come una rete di sicurezza, per evitare che chi va in pensione resti senza nulla.

Non è uguale per tutti: l’importo può cambiare ogni anno in base all’inflazione, alle leggi in vigore e ad altri fattori. Nel 2024, ad esempio, si aggirava intorno ai 600 euro al mese, ma ci sono integrazioni e bonus per chi ha un reddito molto basso.

Per avere diritto alla pensione minima, però, non basta solo aver lavorato: bisogna rientrare in certi limiti di reddito. Se si supera una certa soglia, anche di poco, l’integrazione non viene data. E questo crea un sacco di polemiche ogni anno.

Insomma, non è una gran cifra e spesso non basta per vivere serenamente. Però per tanti rappresenta l’unico sostegno economico dopo una vita di lavoro. E il dibattito su come migliorarla è ancora apertissimo.

Una promessa (di nuovo) sul tavolo

A quanto pare, nel 2025 la pensione minima potrebbe arrivare a 1.000 euro al mese. A dirlo è stato, come riportato da brocardi.it, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante la conferenza stampa sul Documento di Economia e Finanze 2024. Una notizia che, detta così, suona come una piccola rivoluzione.

La pensione minima è un’integrazione che scatta quando l’assegno mensile non raggiunge un certo importo stabilito dalla legge. Non conta l’anzianità contributiva: se l’importo è basso, lo Stato almeno in teoria interviene per dare una mano. Parliamo di una misura che c’è dal 1983 (legge 638 dell’11 novembre), rivolta a chi percepisce pensioni al di sotto della soglia minima, comprese le pensioni anticipate, quelle ai superstiti e le reversibilità.

Illustrazione di una pensione (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Illustrazione di una pensione (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Importi, requisiti e come presentare la domanda

Nel 2024 il trattamento minimo è stato fissato a 614,77 euro, grazie a un +2,7% di rivalutazione straordinaria prevista dalla legge di bilancio. Per il 2025, come riportato da brocardi.it, si stima un +1,6% (dovuto all’inflazione), che porterebbe la soglia a 608,18 euro, quindi persino più bassa se non viene rinnovato il bonus straordinario. Per arrivare a 625 euro, servirebbe un intervento politico diretto.

Ma il Governo dice di voler puntare in alto: mille euro per tutti, a partire dal primo gennaio 2025. Vedremo. Per chiedere la pensione minima, serve presentare domanda all’INPS. Si può fare direttamente online dal sito, oppure ci si può far aiutare da un patronato. Servono alcuni documenti: carta d’identità, codice fiscale, certificato di pensione e stato civile, e soprattutto la dichiarazione dei redditi (del pensionato e del coniuge). Poi tocca all’INPS verificare che ci siano tutti i requisiti e procedere con l’erogazione.