Avviso INPS, confermato il BONUS 2 GIUGNO | 310€ in più senza muovere un dito: devi solo controllare il conto

L'ultimo avviso dell'INPS conferma il bonus - Energycue.it (DepositPhoto)
Scatta il nuovo bonus di giugno, confermato dall’INPS. Potrai ottenere 310 euro in più senza muovere un dito: cosa cambia.
L’INPS può erogare bonus economici come forma di sostegno al reddito per diverse categorie di cittadini in difficoltà o per incentivare determinati comportamenti sociali ed economici. Questi bonus rientrano tra le politiche pubbliche volte a ridurre le disuguaglianze, contrastare la povertà e garantire una rete di protezione sociale.
Questo diventa fondamentale soprattutto in momenti di crisi economica, disoccupazione o emergenze. L’obiettivo principale è quello di offrire un aiuto concreto alle famiglie, ai lavoratori, ai pensionati e alle persone con disabilità. Tra i motivi principali per cui l’INPS eroga bonus ci sono le difficoltà economiche dovute alla perdita del lavoro, alla precarietà occupazionale o al basso reddito.
Un altro ambito in cui l’INPS interviene con l’erogazione di bonus è quello della genitorialità e del sostegno alla famiglia. Bonus come l’Assegno unico universale per i figli a carico, il bonus asilo nido o il congedo parentale retribuito, sono pensati per favorire la natalità, sostenere le famiglie con minori e aiutare i genitori a conciliare i tempi di vita e lavoro.
L’INPS eroga bonus anche per motivi legati alla salute, alla disabilità o alla condizione di pensionamento. Pensionati a basso reddito possono ricevere la quattordicesima mensilità o il bonus 200 euro previsto in alcune leggi di bilancio. Ora milioni di italiani potranno ricevere il sussidio non muovendo nemmeno un dito.
INPS, arriva l’ultimo bonus: a quanto ammonta
A partire da giugno 2025 i dipendenti pubblici con un reddito annuo inferiore a 40mila euro riceveranno in busta paga un aumento medio di circa 400 euro. Questo incremento non rappresenta solo l’effetto del taglio del cuneo fiscale, ma comprende anche gli arretrati dei primi cinque mesi dell’anno, rimasti in sospeso a causa di ritardi tecnici nell’aggiornamento dei sistemi NoiPA.
La misura, già prevista nella legge di bilancio del governo Meloni, è stata finalmente sbloccata dopo mesi di attesa e proteste, visto che l’assenza del taglio aveva comportato una perdita media di circa 80 euro netti al mese per lavoratore. Il taglio del cuneo fiscale consiste in un intervento di riduzione delle imposte sul lavoro, finalizzato ad aumentare il netto in busta paga dei lavoratori.

Bonus INPS, come varia: ecco quanto verrà erogato
A seconda della fascia di reddito, il beneficio si applica in due modi differenti: chi ha un reddito inferiore ai 20mila euro riceve un’indennità proporzionale al proprio reddito (dal 4,8% al 7,1%), mentre chi si colloca tra i 20mila e i 40mila euro ottiene una detrazione IRPEF, che parte da mille euro annui per poi decrescere progressivamente.
Questo meccanismo serve ad evitare un effetto “scalino”, cioè una penalizzazione economica per chi supera di poco una soglia di reddito. La novità più rilevante riguarda proprio l’estensione di questo taglio anche ai lavoratori pubblici, che finora non avevano beneficiato pienamente della misura per questioni di aggiornamento informatico. I beneficiari principali saranno coloro il cui reddito annuo non supera i 40mila euro, anche se l’importo dell’aumento sarà progressivamente più ridotto per chi è più vicino a questa soglia.