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Sportelli presi d’assalto, in Italia è scattata la corsa al prelievo | La situazione è gravissima: ecco cosa sta succedendo

Illustrazione di tante persone in fila (Canva FOTO) - energycue.it

Illustrazione di tante persone in fila (Canva FOTO) - energycue.it

La situazione sembra essere critica, e molte persone si sono recate in banca per correre ai ripari. Ma cosa sta succedendo esattamente?

Ogni tanto capita di trovare una fila lunghissima al bancomat, e non è solo questione di sfortuna. Spesso succede a fine mese, quando arrivano stipendi o pensioni e tutti corrono a prelevare. Altre volte, è il giorno prima di una festa o di un weekend lungo, e la gente si organizza per avere contanti a portata di mano.

C’è anche chi preferisce ancora i contanti per le piccole spese quotidiane o per abitudine, quindi si affolla davanti allo sportello nei momenti in cui sa che i soldi sono arrivati. E in certe zone, magari con pochi bancomat, si crea una specie di “ora di punta” anche per questo.

A volte c’entra pure il fatto che certi sportelli sono più affidabili di altri: non finiscono subito i contanti, non si bloccano, sono in posti comodi. E così tutti vanno lì, creando inevitabilmente la fila.

Insomma, non è solo questione di sfortuna se trovi tanta gente. È una combinazione di abitudini, tempismo e necessità. Ma quando sei lì ad aspettare, sembra sempre che capiti tutto a te.

Code fuori dalle banche: che succede?

Ultimamente, in giro per l’Italia, si vedono sempre più spesso file chilometriche fuori dalle banche e ai bancomat. Gente in piedi per ore, sotto il sole o la pioggia, con un’espressione che oscilla tra l’impazienza e la preoccupazione. Scene che fanno un po’ impressione, diciamocelo. Non si tratta più solo dei soliti picchi da fine mese o da festività: qui la cosa sembra prendere una piega diversa, quasi surreale. Alcuni sportelli sono addirittura andati in tilt per troppo afflusso, mentre altri iniziano a mostrare segnali di esaurimento di contanti. E intanto cresce l’ansia collettiva.

Il punto è che non si capisce bene cosa stia innescando tutto questo. O meglio, si intuisce che dietro ci siano molte cause mescolate insieme, come ingredienti di una torta mal riuscita. Alcuni esperti parlano già di un “allarme rosso”. È come se si fosse acceso un campanello d’allarme generale, e ora si sta cercando di capire se è una reale emergenza o solo un grande malinteso collettivo. 

Illustrazione di un bancomat (Pixabay FOTO) - energycue.it
Illustrazione di un bancomat (Pixabay FOTO) – energycue.it

Una situazione particolare

Come riportato da La Gazzetta di Viareggio, uno dei motivi principali è il clima d’incertezza. Tra inflazione che non accenna a rallentare, tensioni internazionali (conflitti, crisi varie, eccetera) e il timore sempre latente di una recessione, molte persone cominciano a non fidarsi più troppo del sistema bancario. E in momenti come questi, avere i soldi in tasca sembra dare più sicurezza che lasciarli lì, “sospesi” nel mondo digitale. 

A complicare tutto ci si mette anche il solito caos online. Su social e gruppi Telegram girano notizie allarmanti, spesso infondate, sulla presunta instabilità di alcune banche. E si sa com’è: basta un post un po’ allarmista per far partire il panico. Anche se non c’è nessuna crisi bancaria vera in atto (almeno per ora), la paura si autoalimenta.