Home » Stangata Cani, in arrivo la tassa mensile: “Da 20 a 30 euro” | Dovranno pagarla tutti i proprietari

Stangata Cani, in arrivo la tassa mensile: “Da 20 a 30 euro” | Dovranno pagarla tutti i proprietari

Stangata cani tassa mensile pagarla proprietari

Spunta la nuova tassa per tutti i possessori di cani - Energycue.it (DepositPhoto=

In arrivo una nuova stangata per i possessori dei cani con la nuovissima tassa mensile. Si passa da 20 a 30 euro: dovranno pagarla tutti.

L’introduzione di una tassa sui cani potrebbe essere motivata dalla necessità di coprire i costi pubblici legati alla gestione degli animali domestici. Servizi come la manutenzione di aree di sgambamento, la pulizia urbana, la raccolta delle deiezioni e il mantenimento dei canili rappresentano spese significative per le amministrazioni locali.

Un’altra ragione per l’imposizione di una tassa sui cani è la promozione della responsabilità tra i proprietari e la lotta al randagismo. La tassa può essere associata all’obbligo di registrazione e microchippatura dell’animale, facilitando il censimento e il monitoraggio della popolazione canina.

In alcuni paesi sono previste esenzioni o riduzioni per i cani adottati da rifugi, incentivando le adozioni e scoraggiando l’abbandono. Inoltre la tassa può essere modulata in base alla sterilizzazione dell’animale, promuovendo il controllo delle nascite e riducendo il numero di cani randagi.

Storicamente anche in Italia esisteva un’imposta sui cani, introdotta nel 1918 e resa obbligatoria in tutti i comuni nel 1931. Questa tassa annuale variava in base alla tipologia del cane e aveva l’obiettivo di censire e controllare la popolazione canina. L’imposta è stata abolita nel 1991. Ora però spunta una nuova tassa per i possessori dei cani.

Tassa sui cani, l’ultima proposta: dovranno pagarla tutti

Il tema della tassazione sui cani è recentemente tornato al centro del dibattito pubblico a causa di un post pubblicato sulla piattaforma X (ex Twitter). Un utente ha suggerito l’introduzione di una tassa mensile per ogni cane, con un importo compreso tra i 20 e i 30 euro. L’idea nasce dal presupposto che gli animali, soprattutto durante le passeggiate quotidiane, sporcherebbero i marciapiedi e contribuirebbero al degrado urbano, causando disagi legati anche ai cattivi odori.

Il tweet ha suscitato un acceso dibattito, alimentato da sostenitori e contrari all’idea. Da una parte c’è chi ritiene giusto che i proprietari contribuiscano economicamente alla pulizia delle città e al mantenimento del decoro urbano, dall’altra c’è chi denuncia un attacco ingiustificato contro gli animali domestici e i loro padroni, soprattutto in un momento storico in cui il loro ruolo sociale e affettivo è ampiamente riconosciuto. Le reazioni sono state numerose e polarizzate, mostrando quanto sia delicato il tema.

Stangata cani tassa mensile pagarla proprietari
La provocazione di un utente sui social – Energycue.it (X.com)

Tassa sui cani, cosa c’è di vero: l’ultima preoccupazione

Vale la pena precisare che non esiste, almeno al momento, alcun provvedimento ufficiale del governo italiano in questa direzione. La proposta non proviene da fonti istituzionali, ma da un semplice cittadino e come tale non ha valore normativo. Tuttavia simili suggerimenti trovano un precedente in altri paesi europei, come la Germania, dove esiste una “tassa sul cane” che serve a finanziare i servizi pubblici legati alla gestione degli animali domestici.

L’idea, pur non avendo fondamento legislativo, riporta l’attenzione su un tema spesso trascurato. Stiamo parlando della convivenza civile tra animali e comunità. La provocazione social si trasforma così in un’occasione per riflettere su strumenti più efficaci di responsabilizzazione dei proprietari, come controlli più rigorosi, campagne di sensibilizzazione e incentivi all’adozione consapevole.