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Prima di mangiarlo pensaci 10 volte | Questo alimento fa male a tutti gli organi del corpo: in Italia è consumatissimo

Dolore in tutto il corpo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Dolore in tutto il corpo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

In Italia è ovunque, ma potrebbe danneggiare tutto il corpo: ecco perché dovresti pensarci due volte prima di mangiarlo.

Ci sono cose che mangiamo senza farci troppe domande. Sono lì, nella dispensa o nel piatto del delivery sotto casa, sempre a portata. Cibo che ci fa compagnia da una vita, che associamo a momenti leggeri e spensierati. Però—e qui viene il punto—non tutto quello che è comune è anche innocuo. Anzi, spesso è proprio il contrario.

Quando pensiamo alla dieta, ci concentriamo su calorie, proteine, magari anche carboidrati. Ma ci sono aspetti meno visibili che contano molto di più. Alcuni ingredienti, usati praticamente ovunque, possono avere un impatto devastante, ma silenzioso. Il corpo non dà segnali subito, e quindi… tendiamo a ignorare.

Una cosa che molti non considerano è come cuciniamo certi alimenti. Alcuni cambiano non solo nel gusto, ma proprio nella loro composizione interna. E questa trasformazione genera composti che, diciamo, non sono il massimo per il nostro organismo. Tutt’altro.

Non si tratta di allarmismo, ma di consapevolezza. Gli effetti non si vedono in un giorno, ma si accumulano nel tempo. E non parliamo solo di qualche chilo in più o di digestione lenta. Stiamo parlando di qualcosa che può colpire organi importanti, sistema nervoso, ecc. Roba seria, insomma.

Cosa succede davvero nel nostro corpo

La cosa più inquietante? Questi composti tossici non colpiscono solo una parte del corpo. Possono interferire con il sistema immunitario, causare infiammazioni, influenzare memoria e cognizione, persino danneggiare il sistema respiratorio. Soprattutto se vengono riutilizzati—come spesso accade nei fast food—la concentrazione di queste sostanze aumenta in modo esponenziale.

Il punto è la frequenza, l’abitudine, l’ambiente in cui quell’alimento si inserisce. Se la dieta è già piena di cibi lavorati, allora sì, anche quella piccola dose può diventare un problema. Il nostro corpo ha meccanismi di difesa, certo, ma non può far tutto da solo. E forse la domanda da farsi è: ne vale davvero la pena?

Cottura delle patatine fritte (Pixabay foto) - www.energycue.it
Cottura delle patatine fritte (Pixabay foto) – www.energycue.it

Il legame nascosto tra questo alimento e la salute

Una riflessione forte arriva dal libro Dark Calories della dottoressa Catherine Shanahan, dove si parla degli oli vegetali come nemici silenziosi della salute. Secondo lei, mangiare una porzione di patatine fritte equivale a fumare fino a 25 sigarette. Sì, venticinque. E considerando che in media una porzione contiene circa 25 patatine… beh, fate voi i conti.

Su Fanpage.it, la biologa nutrizionista Jessica Falcone ha commentato: ok, forse l’equivalenza patatina-sigaretta è un po’ estrema, ma il concetto è corretto. Quando si friggono oli come quello di soia, girasole o mais, si formano sostanze tossiche come acroleina, che ha effetti simili a quelli del fumo. Mutagene, le chiamano: alterano le cellule e possono aprire la strada a malattie pesanti. Falcone chiarisce però che non è il singolo gesto a fare danni: “Una patatina ogni tanto non distrugge il corpo.” Come in tutte le cose, è sempre l’abuso il problema.