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Bollo auto non pagato, scatta la prescrizione immediata | Addio arretrati: da oggi non gli devi più un centesimo

Bollo auto da non pagare (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Bollo auto da non pagare (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Bollo auto da pagare, ecco quando non è dovuto: una norma che mette fine ai debiti arretrati in queste particolari situazioni. 

Ogni anno, come un orologio svizzero, arriva il momento di saldare il bollo auto. Una scadenza che, diciamolo, spesso ci sfugge tra mille altre cose da fare. Non è una multa, non è un’assicurazione… ma se lo dimentichi, le conseguenze possono essere parecchio seccanti. E non importa se guidi poco o se l’auto è ferma in garage: il bollo si paga lo stesso.

Poi magari passano mesi – o addirittura anni – e quel vecchio pagamento svanisce dalla memoria. Ma lui no, lui non dimentica. Un giorno ti ritrovi nella buca delle lettere una raccomandata con dentro una bella richiesta di pagamento. Magari per un bollo che nemmeno ti ricordi. Con gli interessi, ovviamente.

Ecco, il punto è proprio questo: esiste un termine molto importante che si chiama prescrizione. È una sorta di “scadenza legale” che vale anche per il bollo auto. Ma non è così semplice come sembra. Ci sono regole precise, interruzioni, atti che ti fanno ripartire il conteggio da capo… un bel casino, insomma.

Quindi, se ti arriva una richiesta per un bollo da pagare, prima di spaventarti, è importante sapere come stanno davvero le cose. Perché la legge prevede delle tempistiche ben definite. E in certi casi, potresti avere ragione a dire: “non devo pagare nulla”.

Prescrizione del bollo

Il bollo auto, a differenza di altre imposte come l’IRPEF o l’IMU, ha un termine di prescrizione di tre anni. Attenzione però, non parte il giorno esatto in cui avresti dovuto pagarlo. No, comincia dal 1° gennaio dell’anno dopo rispetto a quello della scadenza. E si chiude il 31 dicembre del terzo anno successivo. Un po’ macchinoso, ma è così che funziona. Occhio però: se durante questi tre anni ricevi un atto ufficiale (tipo un avviso di accertamento o una cartella esattoriale), il conteggio si azzera e riparte da capo. Si chiama interruzione della prescrizione. Quindi il Fisco ha più possibilità per recuperare il credito, ma solo se agisce in tempo.

E non finisce qui. C’è anche l’effetto “sospensione Covid”: durante l’emergenza sanitaria, per oltre 500 giorni, il termine si è fermato. Significa che bisogna aggiungere questo periodo al conteggio. E questo ha spostato in avanti tante scadenze che sembravano passate. Ma vediamo la parte più interessante.

Bollo auto (screenshot Canale Notizie - YouTube) - www.energycue.it
Bollo auto (screenshot Canale Notizie – YouTube) – www.energycue.it

Quando il bollo è davvero prescritto

Se non hai ricevuto nessun atto interruttivo entro la fine del terzo anno (più eventuale sospensione Covid), il debito si considera estinto. Per davvero. Non serve pagare, anzi: se paghi, è come se accettassi il debito. E addio possibilità di annullarlo.

Sempre secondo La Legge per Tutti, ad esempio, una cartella ricevuta nel 2025 per un bollo del 2020 potrebbe essere ormai prescritta (a meno che non ci siano stati atti ufficiali nel frattempo). In quel caso puoi – e dovresti – contestare la richiesta, magari con un’istanza in autotutela. Se non basta, c’è sempre il ricorso al giudice tributario. L’importante è non stare fermi. Perché il Fisco ci prova, ma se i termini sono scaduti… non gli devi più un centesimo.