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IVA AL 23% – UFFICIALE | Il Governo ha confermato la nuova aliquota: era l’unico modo per combattere la crisi

Crisi economica

Crisi economica (Canva foto) - www.energycue.it

Ora è ufficiale: l’IVA salirà al 23%, una decisione drastica ma necessaria secondo il Governo per affrontare la crisi economica.

Quando si parla di tasse, la prima reazione è quasi sempre la stessa: una smorfia. Nessuno ama sentir parlare di aliquote, imposte o aumenti, soprattutto se a farne le spese è il portafoglio. Eppure, ogni Paese deve trovare un equilibrio tra entrate e spese, e spesso l’IVA è uno degli strumenti principali per far quadrare i conti.

L’IVA, cioè l’imposta sul valore aggiunto, è una delle tasse più presenti nella nostra vita quotidiana. Ogni volta che compriamo qualcosa, la paghiamo. È silenziosa ma costante, e varia parecchio da uno Stato all’altro. In alcuni casi si aggira intorno al 20%, in altri arriva ben oltre. Ed è proprio lì che iniziano a vedersi gli effetti, anche a livello sociale.

Negli ultimi anni, soprattutto dopo le crisi energetiche e sanitarie, molti governi hanno iniziato a ritoccare l’IVA per cercare di raccogliere più fondi. Alcuni l’hanno abbassata su beni essenziali, altri invece hanno deciso di aumentarla, anche se si tratta di una misura sempre molto impopolare. Ma quando mancano risorse, spesso non ci sono molte alternative.

E così, tra bilanci pubblici in sofferenza e nuove spese da coprire, alcuni Paesi europei si stanno muovendo in direzioni più “aggressive”. E uno in particolare, tra quelli meno sotto i riflettori, ha fatto una scelta netta che rischia di fare scuola.

Cambia lo scenario fiscale in Europa: il ruolo dell’IVA

Il 2025 ha segnato l’inizio di un nuovo ciclo di confronti tra i sistemi fiscali dell’Unione Europea. Ogni Paese, in base alla propria situazione economica, ha scelto strategie diverse per recuperare risorse e affrontare le sfide post-crisi. Tra inflazione ancora instabile e crescita lenta, molti governi hanno messo mano alle aliquote IVA.

In questo contesto, l’attenzione si è spostata su chi ha deciso di puntare tutto su un aumento netto dell’aliquota ordinaria. Un approccio rischioso ma efficace se l’obiettivo è far entrare subito più denaro nelle casse dello Stato. Una mossa che potrebbe sembrare estrema, ma che – in certi contesti – è considerata inevitabile.

Soldi
Soldi (Canva foto) – www.energycue.it

Ecco chi aumenta l’IVA al 23% per sostenere i conti pubblici

E così, tra tutti i Paesi Ue, è stata la Slovacchia a sorprendere tutti: a partire da quest’anno, ha ufficialmente portato l’IVA al 23%, con l’obiettivo di fronteggiare il crescente disavanzo e rilanciare gli investimenti statali. Una scelta coraggiosa, che il governo ha giustificato come “l’unica strada praticabile” per evitare tagli più drastici.

La decisione non ha lasciato indifferenti né i cittadini slovacchi né gli osservatori internazionali. Potrebbe aprire la strada ad altri Paesi con bilanci in sofferenza, che ora guardano a Bratislava per capire se l’aumento sarà davvero efficace… o solo un ulteriore peso sulle spalle dei consumatori.