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INPS, allarme pensioni: arriva il taglio da 110€ al mese | Caritas pronta all’invasione degli anziani

Anziano triste (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Anziano triste (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Pensioni nel caos: tra trattenute Inps non dovute e nuove decurtazioni mensili, cresce la preoccupazione tra gli anziani.

In Italia, basta nominare la parola pensione e subito scatta l’ansia. Sarà perché per milioni di persone rappresenta l’unica fonte di reddito, sarà perché le regole cambiano spesso e senza molto preavviso. Il fatto è che ogni volta che si parla di controlli, verifiche o recuperi, c’è chi si mette le mani nei capelli.

Ultimamente, poi, sta circolando un certo nervosismo tra i pensionati. Le storie di trattenute non previste o di somme da restituire si moltiplicano. E anche chi pensava di aver fatto tutto in regola, si trova a dover giustificare cifre che non si aspettava di dover “restituire”. Un meccanismo che, più che trasparente, a volte sembra quasi punitivo.

Quando si parla di somme indebite, insomma, le domande si sprecano: ma davvero ho ricevuto troppo? E come facevo a saperlo? Spesso l’Inps procede con le trattenute direttamente sul cedolino, senza grandi spiegazioni. E a quel punto il danno è fatto, e tocca rivolgersi a un avvocato. O peggio, aspettare mesi per avere risposte.

In tutto questo, a rimetterci di più sono proprio gli anziani soli o con pensioni basse. Anche solo una piccola somma in meno ogni mese può fare una bella differenza. E la paura è che, nei prossimi mesi, la situazione possa solo peggiorare.

INPS e rimborsi: il caso specifico

Facciamo un esempio concreto. Come ha riportato qualche tempo fa Perugia Today, un pensionato si è visto recapitare una comunicazione da parte dell’Inps che gli chiedeva indietro ben 7.860,82 euro, relativi a una pensione ai superstiti percepita tra il 2011 e il 2021. Secondo l’ente, avrebbe sforato i limiti di reddito e per questo aveva incassato più del dovuto. Per recuperare quei soldi, avevano deciso di trattenere 110 euro al mese dalla sua pensione.

Ma l’uomo non ci ha pensato due volte e ha fatto ricorso alla Corte dei conti. Diceva che era tutto in regola, che aveva sempre dichiarato tutto col 730 e che se c’era stato un errore, non era certo colpa sua. E infatti i giudici gli hanno dato ragione: nessun dolo, l’errore era dell’Inps. Risultato? Recupero bloccato e somme già trattenute da restituire. Ma se questo pensionato è riuscito a evitare la beffa, per tanti altri la situazione sarà diversa.

Anziano conta gli spiccioli (Pixabay foto) - www.energycue.it
Anziano conta gli spiccioli (Pixabay foto) – www.energycue.it

Nuovi tagli nei prossimi mesi: chi ci rimetterà

Come riporta Financialounge.com, a partire da giugno 2025, molti si troveranno un cedolino un po’ più “leggero”, diciamo così. Circa 50 euro in meno al mese, e non per sbaglio. Come ha spiegato l’Inps, si tratta di un recupero di somme erogate nel 2022, legate all’indennità “una tantum”.

Non è un taglio vero e proprio, ma il risultato non cambia: meno soldi in tasca. Chi verrà colpito? I pensionati con redditi oltre i 35mila euro o, in certi casi, anche chi sta sotto i 20mila. Il tutto andrà avanti per quattro mesi: giugno, luglio, agosto e settembre. Insomma, estate col segno meno.