Analisi del sangue, se a cena mangi questo è inutile che le fai | Risultati sballati al 100%: rimanda tutto a un altro giorno

Analisi del sangue (Canva-Depositphotos foto) - www.energycue.it
Se hai in programma le analisi del sangue, ingerire questi alimenti è la scelta più sbagliata. Ecco in che modo complicano la situazione
Quando un soggetto ha bisogno di sottoporsi alle analisi del sangue, viene generalmente richiesto che lo stessi resti a digiuno per un periodo corrispondente ad almeno 8-12, con possibilità di assumere esclusivamente acqua.
Una volta giunto presso l’ospedale o il laboratorio prescelto, l’infermiere adibito provvederà a prelevare il quantitativo di sangue necessario con un ago, da inserire poi all’interno di apposite provette sterili.
Grazie all’impiego di analizzatori e apparecchiature, sempre più sofisticate, avviene poi l’effettiva analisi dei campioni di sangue, esaminando le differenti componenti presenti nel sangue.
Piastrine, enzimi, globuli rossi, globuli bianchi ed emoglobina possiedono tutte un peso determinante nell’ottenimento dei valori finali, che poi verranno indicati nel referto, ritirabile direttamente dal paziente.
Tutto sta nella preparazione
E’ importante sapere che prima di sottoporsi alle analisi del sangue, qualsiasi cibo o bevanda consumata può influire in modo determinante sull’esito dei test. Per questo bisognerebbe sempre seguire una preparazione che sia il più corretta possibile, così da non produrre significative alterazioni sui risultati, e dunque sul giudizio medico. Il cibo genera un indubbio impatto sul metabolismo umano; ciò vuol dire che l’ingestione di determinati alimenti può portare ad un aumento dei livelli, ad esempio, di glicemia, colesterolo e lipidi.
Per evitare che ciò accade si consiglia di evitare nella maniera più assoluta l’utilizzo di cibi che contengano un elevato quantitativo di grassi saturi e zuccheri a tavola, come, ad esempio, cibi fritti, tradizionalmente serviti nei fast food, che possono provocare alterazioni sui livelli di colesterolo e trigliceridi presenti nel sangue, virando preferibilmente su pasti decisamente più leggeri e meno impegnativi da digerire. Allo stesso modo, si raccomanda di evitare carni lavorate e salumi, a partire dal prosciutto, sino ad includere le salsicce, per via dell’alto contenuto di sodio e conservanti presenti al loro interno, in grado di distorcere i risultati riguardanti la pressione sanguigna.
I cibi che andrebbero “banditi”
Il medesimo discorso vale anche per i latticini, poiché i formaggi, soprattutto i più stagionati, contengono un elevato quantitativo di grassi, in grado di alterare i valori lipidici. Rispetto a insaccati e cibi carichi di grassi saturi, tuttavia, un’assunzione limitata può essere concessa, anche se sarebbe sempre meglio virare su opzioni più leggere, anche tra gli stessi derivati: un’opzione potrebbe essere garantita dagli yogurt.
Alcolici e bevande zuccherate non dovrebbero proprio essere contemplate nell’assunzione, nel caso in cui l’indomani si abbiano già programmate le analisi del sangue; questo perché, relativamente all’alcool, i livelli enzimatici del fegato potrebbero risultare alterati, così come il tasso glicemico a seguito dell’assunzione di succhi di frutta industriali o bevande zuccherate. I consigli degli esperti, dunque, inquadrano pasti facilmente digeribili, composti di alimenti freschi e non processati, come frutta e verdura; per mandare giù il boccone l’unica scelta possibile è proprio l’acqua. A scriverlo è Cus News.