Temperature record, non è affatto positivo, ecco perché (Canva) - EnergyCUE
Il cambiamento climatico continua a far aumentare la temperatura media sulla Terra con risultati spaventosi per il futuro: i dati
Continua a salire la temperatura della Terra. Le previsioni degli esperti non sono affatto rosee: le temperature a livello globale dovrebbero aumentare nei prossimi 5 anni. Il cambiamento è evidente a tutti ormai: decenni fa alcuni non ricordano mesi estivi caldi e umidi come quelli odierni.
Ma non si tratta soltanto delle percezioni dell’uomo comune: studi scientifici e modelli previsionali dimostrano che la temperatura della Terra sta aumentando anno dopo anno. Come detto prima, nei prossimi 5 anni si potrebbe raggiungere un ulteriore livello critico.
A parlarne è stata la WMO, l’organizzazione mondiale del Meteo che ha lanciato l’allarme per quanto riguarda l’aumento della temperatura. Quali sono state le parole di quest’organizzazione? Cosa si può fare per cambiare la rotta o magari fermare l’ondata di calore?
Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo, cercando di capire qual è lo scenario per le prossime generazioni e per l’imminente futuro.
Secondo le previsioni dell’WMO contenuto nell’ultimo rapporto dell’organizzazione, le temperature medie globali annue tra il 2025 e il 2029 saranno da 1,2°C a 1,9°C superiori rispetto al periodo preindustriale (1850-1900). Ma si tratta di un dato davvero negativo? Sì, perché bisogna pensare che ogni frazione di grado in aumento amplifica eventi estremi: ondate di calore, piogge intense, siccità, scioglimento di ghiacci e aumento del livello del mare.
Inoltre, c’è davvero il rischio che nei prossimi anni si superi il record di anno più caldo ottenuto nel 2024. Secondo varie stime, il livello medio di riscaldamento attuale va da +1,34°C a +1,41°C, con un intervallo di incertezza tra +1,1°C e +1,7°C. Comunque, le previsioni non sono positive neanche sulla media: per il periodo 2015-2034, la media stimata del riscaldamento è di +1,44°C.
Per l’WMO la situazione climatica non si può più sottovalutare, altrimenti l’umanità dovrà imparare a convivere con eventi metereologici estremi. Secondo l’Accordo di Parigi, i paesi devono contenere il riscaldamento ben al di sotto dei +2°C e impegnarsi a limitare l’aumento a +1,5°C. Superare questa soglia potrebbe portare a un impatto molto grave, quasi un proverbiale punto di non ritorno.
La COP30 (Conferenza ONU sul clima) valuterà i nuovi piani d’azione climatica (NDC – Nationally Determined Contributions), fondamentali per rispettare gli obiettivi dell’accordo. Si spera che anche prima di quest’incontro si possa trovare una soluzione o un nuovo accordo per ripararsi da un clima sempre più caldo e pazzo.
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