Crema solare, non comprare questo marchio | È il peggiore in circolazione: oltretutto costa tantissimo

Donna spalma la crema (Canva/Depositphotos foto) - www.energycue.it
L’estate è arrivata, e con essa l’esigenza di proteggere la pelle, ecco qual è la crema solare da evitare, nonostante il prezzo elevato.
Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze al mare, la crema solare diventa un alleato indispensabile per evitare scottature e danni alla pelle. Ma come orientarsi nella vasta scelta di prodotti disponibili sul mercato? Quale crema solare scegliere per garantire una protezione efficace e quale si adatta meglio alle proprie abitudini?
Per aiutare i consumatori in questa scelta cruciale, l’associazione Altroconsumo ha condotto un test approfondito su diverse marche di creme solari. I prodotti analizzati includevano varie fasce di prezzo, formati (crema e spray), e destinazioni d’uso (corpo e viso), valutandone anche la resistenza all’acqua.
I risultati di questa indagine sono sorprendenti: non è necessario spendere una fortuna o recarsi in farmacia o profumeria per trovare un prodotto di alta qualità. Ottime creme solari sono disponibili anche al supermercato, offrendo un’alternativa conveniente e accessibile.
Tuttavia, tra i prodotti testati, ne emerge uno che si posiziona come il peggiore sul mercato, nonostante il suo costo elevato. Questo ci ricorda l’importanza di informarsi bene prima di ogni acquisto, per proteggere non solo la nostra pelle, ma anche il nostro portafoglio.
Come usare correttamente la crema solare per una protezione ottimale
Prima di addentrarci nei risultati dei test di Altroconsumo, è fondamentale ricordare alcune regole d’oro per un’applicazione corretta della crema solare. Innanzitutto, va applicata prima di esporsi al sole, non quando la pelle è già sudata o bagnata, per permettere al prodotto di assorbirsi e creare una barriera protettiva efficace.
Inoltre, la crema va riapplicata ogni due ore e sempre dopo ogni bagno, anche se si tratta di prodotti resistenti all’acqua. Quest’ultima caratteristica indica solo che la crema mantiene l’efficacia per un certo periodo dopo l’immersione, ma non che sia “waterproof” indefinitamente. Infine, è essenziale ricordare che la crema solare non fa miracoli: non si può esporre al sole senza limiti, specialmente durante i mesi estivi più caldi.
I criteri di analisi e i risultati che contano per la tua pelle e l’ambiente
Altroconsumo ha esaminato un totale di 36 creme solari, tutte con un fattore di protezione solare (SPF) di 30, 50 o 50+. L’analisi è stata meticolosa e ha preso in considerazione diversi criteri fondamentali per una valutazione completa del prodotto. Il primo e più ovvio è l’efficacia protettiva: la capacità della crema di schermare sia dai raggi UVA (responsabili dell’invecchiamento cutaneo e dei danni a lungo termine) che dai raggi UVB (che causano scottature e aumentano il rischio di tumori cutanei).
Un altro criterio sempre più rilevante è l’impatto ambientale del prodotto, che include la sua composizione, la presenza di microplastiche e l’impatto complessivo dell’imballaggio sull’ecosistema. Infine, è stata verificata attentamente la composizione degli ingredienti, prestando particolare attenzione alla presenza di interferenti endocrini, octocrylene o fragranze allergeniche, sostanze che possono essere dannose per la salute umana. Un panel di persone ha poi testato le creme, valutandone la gradevolezza d’uso.