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Collutorio, non comprare questo marchio | Fa più danni che benefici: è come se usassi la candeggina

Collutorio

Collutorio marca da evitare illustrazione (Canva foto) - www.energycue.it

Collutorio, occhio a cosa compri: alcune formulazioni possono essere dannose quanto la candeggina. Scopri quali evitare.

In apparenza, un gesto quotidiano come sciacquarsi la bocca sembra innocuo, persino salutare. Il fresco sapore mentolato, la sensazione di pulizia immediata, la promessa di protezione da carie e placca: tutto lascia intendere che l’uso del collutorio sia un alleato della salute orale. Ma è proprio così?

Sempre più spesso, i prodotti da banco per l’igiene personale finiscono sotto la lente degli esperti. Le formulazioni cambiano, i consumatori diventano più attenti agli ingredienti, e i test indipendenti iniziano a rivelare criticità invisibili all’occhio non allenato. Un aspetto trascurato finora sta guadagnando rilevanza: ciò che scegliamo di tenere in bocca per qualche secondo potrebbe avere effetti a lungo termine.

Nei supermercati e in farmacia, la varietà di marchi è ampia. Colori vivaci, nomi rassicuranti, confezioni che promettono protezione totale. Ma dietro a queste etichette si nascondono spesso sostanze che, secondo studi recenti, andrebbero evitate o almeno impiegate con cautela. Alcuni ingredienti, infatti, sono tollerati dalla normativa ma al centro di valutazioni scientifiche che ne mettono in dubbio la sicurezza.

Un esempio? L’alcol, la clorexidina e certi oli essenziali, spesso usati nei collutori commerciali, non sono privi di effetti collaterali. Eppure, continuano a essere presenti anche in prodotti di largo consumo. La reale efficacia di questi ingredienti e il loro impatto sul microbiota orale sono oggetto di dibattito.

Ingredienti da evitare e rischi sottovalutati

Secondo un’analisi condotta da Öko-Test, testata tedesca specializzata in valutazioni indipendenti, 27 collutori sono stati esaminati in laboratorio. Tra questi, due notissimi marchi sono stati bocciati per la presenza di sostanze ritenute problematiche. Come riferisce Il Fatto Quotidiano, alcuni prodotti contengono alcol, usato più per il sapore che per reali funzioni antibatteriche, ma capace di irritare le mucose. Altri, invece, includono salicilato di metile, un allergene sospettato di essere tossico per l’apparato riproduttivo.

Oltre a questi, è emersa l’attenzione verso la clorexidina: efficace sul breve termine, ma secondo alcuni studi associata a macchie dentali, infiammazioni e alterazioni del microbiota. Anche l’olio di tea tree, presente in diversi prodotti, risulta al centro di valutazioni per possibili effetti tossici. Non tutti i prodotti testati sono in vendita in Italia, ma la ricerca sottolinea l’importanza di leggere attentamente le etichette prima dell’acquisto.

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Donna che usa il collutorio illustrazione (Canva foto) – www.energycue.it

Come scegliere un collutorio davvero sicuro

La vera notizia, però, è che un collutorio efficace e sicuro esiste, ma non è necessariamente quello più pubblicizzato. I prodotti promossi dal test tedesco – tra cui anche alcuni naturali – evitano ingredienti controversi come alcol e microplastiche e includono invece sostanze come melissa, zinco e fluoro, che aiutano a combattere placca e carie.

Scegliere bene significa privilegiare formulazioni trasparenti, che rispettino l’equilibrio della flora orale e non contengano additivi sospetti. Come mostrano alcuni studi, un semplice risciacquo con acqua e sale può offrire benefici comparabili alla clorexidina, senza effetti collaterali. In un mercato dominato dalla pubblicità, l’informazione resta l’unico vero strumento di difesa.