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UFFICIALE, addio patente per le donne | Arriva il divieto assoluto di circolazione: o chiamano il taxi o prendono i mezzi

Patente

Divieto della patente alle donne illustrazione (Canva foto) - www.energycue.it

Divieto assoluto di guida per le donne: la misura che scuote l’opinione pubblica. La regola della strada accende le polemiche.

La libertà di movimento è spesso data per scontata, soprattutto quando si parla di mettersi alla guida. In molte società moderne, prendere l’auto è un gesto quotidiano, quasi banale. Ma non ovunque questa possibilità è garantita a tutti. Ci sono luoghi dove, ancora oggi, diritti fondamentali vengono regolati da norme profondamente discriminatorie.

Alcune leggi, nel panorama globale, sembrano uscite da un romanzo distopico. Eppure sono in vigore e applicate con estrema serietà. Tra queste spiccano alcune normative che vietano esplicitamente a determinati gruppi sociali di accedere alla guida. Si tratta di divieti che non solo sollevano interrogativi sulla parità di genere, ma che pongono anche serie limitazioni alla quotidianità di milioni di persone.

Non si parla solo di regole curiose o anacronistiche, come quelle che vietano di guidare a torso nudo in Thailandia o impongono di portare un paio di occhiali di scorta in Spagna. Qui si entra nel campo delle restrizioni severe e sistematiche, che interessano un intero genere e una nazione intera, impattando profondamente sulla società.

In un mondo dove le donne possono diventare astronaute, guidare aziende e governare Paesi, può sembrare surreale che vi siano ancora nazioni dove non possono legalmente salire al posto di guida. Tuttavia, questa è la realtà vissuta da milioni di persone ogni giorno.

Una misura ancora in vigore nel ventunesimo secolo

L’Arabia Saudita rappresenta l’esempio più discusso: è l’unico Paese al mondo dove alle donne è vietato guidare. Sebbene negli ultimi anni ci siano stati tentativi di apertura e riforme annunciate, nella pratica il divieto resta vivo. Le famiglie si trovano così a dover affrontare spese annuali superiori ai 3,7 milioni di dollari per ricorrere a servizi di autisti privati, come evidenziato da Auto Europe.

Le conseguenze non sono solo economiche, ma anche sociali e culturali. Le donne che vogliono recarsi al lavoro, portare i figli a scuola o semplicemente uscire di casa, sono costrette a prendere un taxi o usare i trasporti pubblici, se disponibili. Questo divieto ha un impatto significativo sull’autonomia personale, rafforzando una disparità di genere radicata e rendendo la mobilità femminile un privilegio, anziché un diritto.

Regole strada
Segnali e regole della strada all’estero illustrazione (Canva foto) – www.energycue.it

Quando la strada diventa un privilegio riservato a pochi

Nonostante l’attenzione mediatica internazionale e le pressioni esercitate da numerose organizzazioni per i diritti umani, il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita continua a essere applicato con rigore. La possibilità di spostarsi autonomamente rimane un diritto negato a milioni di cittadine, con ripercussioni anche sullo sviluppo economico e sociale del Paese.

Le autorità saudite hanno più volte dichiarato l’intenzione di modernizzare il sistema legale, ma nei fatti l’abolizione completa del divieto non è mai stata realizzata. Le rare eccezioni sono soggette a controlli, autorizzazioni speciali e limiti territoriali, che di fatto non permettono una vera libertà.