INPS, ratificato il “BONUS TERZA ETÀ” | Accredito mensile da 700€: si aggiunge alla pensione

Pensione e soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Un sostegno economico stabile da 700 euro al mese per chi ha superato questa soglia di età, ecco cosa devi sapere.
Quando si parla di invecchiamento in Italia, ormai non è più solo una questione demografica. È qualcosa che riguarda la qualità della vita, la libertà di scelta e, diciamolo chiaramente, la possibilità di arrivare a fine mese senza dover rinunciare al necessario. Ecco perché il dibattito su come sostenere chi ha più anni sulle spalle è diventato così centrale negli ultimi tempi.
Il fatto è che sempre più persone anziane vivono con risorse davvero limitate. Non parliamo solo di pensioni basse, ma anche di spese mediche, bollette, o semplicemente della voglia di fare una vita normale senza dover chiedere aiuto ai figli o alla famiglia. I bonus “una tantum” hanno dato una mano, certo, ma spesso sono stati poco chiari, incostanti e non sempre sufficienti.
È chiaro che serve una risposta diversa. Qualcosa che non sia solo una pezza, ma un meccanismo che funzioni nel tempo. Perché non si può vivere nell’incertezza costante, soprattutto in una fase della vita in cui la stabilità dovrebbe essere la regola, non l’eccezione. Insomma, un sostegno concreto e soprattutto duraturo.
Molti enti, associazioni e cittadini lo chiedevano da tempo. Ora sembra che qualcosa si stia muovendo in quella direzione. E questa volta si tratta di una misura che vuole andare oltre il solito “bonus” stagionale o legato a mille variabili. Una forma di supporto costante, che non obbliga a rifare domande ogni anno o a temere tagli improvvisi.
Una novità che cambia approccio
È stato chiamato “Reddito di età” ed è la nuova iniziativa dell’INPS pensata per le persone che hanno superato una certa età, come riporta Ecoblog.it. In pratica, prevede un accredito di 700 euro al mese, da affiancare alla pensione. Non c’è bisogno di fare richiesta ogni volta: una volta che si rientra nei parametri, il contributo arriva puntuale ogni mese.
La cosa interessante è proprio questa: è un aiuto stabile, continuo, non soggetto a scadenze o rinnovi. L’INPS sarà l’ente incaricato di gestire l’erogazione, e il tutto dovrebbe essere – si spera – senza troppi intoppi burocratici. L’obiettivo è semplice: offrire un po’ di tranquillità economica a chi, dopo una vita di lavoro, si ritrova con troppe incertezze. Ma a chi spetta?
Come funziona e chi ne ha diritto
Il contributo è riservato a chi ha superato i 65 anni e rientra nei criteri fissati dalla misura. Non è pensato solo come aiuto economico, ma anche come strumento per restituire un po’ di indipendenza e serenità a chi spesso si trova costretto a contare i centesimi. Non serve fare richieste complicate: sarà tutto gestito in automatico dall’INPS, mese dopo mese.
Settecento euro in più possono sembrare pochi, ma per chi vive con poco possono cambiare parecchio. Dalle spese mediche alle piccole attività quotidiane, fino a un cinema o un corso in più, questo reddito aggiuntivo potrebbe rappresentare un vero passo avanti. Un segnale – finalmente – che l’età non deve per forza significare solitudine o precarietà. Ah, e niente rinnovi ogni dodici mesi. Funziona, e basta.