Pensione minima, stavolta è tutto vero: ufficializzato il limite di 1000€ | Il tempo della povertà finalmente è finito

Pensione minima (Canva foto) - www.energycue.it
Pensione minima, svolta storica: ufficializzato il limite di 1000 per un gruppo selezionato di pensionati.
C’è chi la aspettava da anni, chi non ci sperava più e chi aveva ormai fatto l’abitudine a vivere con poco. Ma per una parte dei pensionati italiani, qualcosa sta cambiando davvero. Le voci si rincorrevano da settimane, questa volta però la novità ha preso forma concreta.
Parlare di pensioni, in Italia, significa spesso toccare un nervo scoperto. Milioni di persone vivono con meno di 1000 euro al mese e affrontano ogni giorno spese, bollette e difficoltà senza sapere se riusciranno ad arrivare a fine mese. Un disagio silenzioso, ma molto presente, che chiede risposte urgenti.
Negli ultimi anni ci sono stati piccoli aggiustamenti: aumenti minimi, adeguamenti all’inflazione, promesse. Ma nulla che potesse davvero rappresentare una svolta. La pensione minima oggi è ancora sotto i 620 euro, e anche con gli ultimi ritocchi resta lontana da quella soglia considerata “dignitosa”.
Ora, però, qualcosa si muove. Non per tutti, ma per alcuni sì. Una provincia italiana ha deciso di intervenire in modo netto, introducendo una misura che porta la pensione minima a una cifra che per molti rappresenta la vera differenza tra povertà e dignità.
A Bolzano arriva il tetto minimo da 1000 euro
La provincia autonoma di Bolzano ha approvato una misura storica: portare le pensioni minime a 1000 euro al mese per chi vive stabilmente sul territorio. La decisione arriva dopo l’ok del Consiglio provinciale e riguarda circa 17 mila pensionati che potranno beneficiare di un’integrazione diretta, senza bisogno di fare domanda.
Come riporta Virgilio Notizie, l’iniziativa ha un obiettivo chiaro: restituire una base economica solida a chi oggi riceve assegni troppo bassi per affrontare la vita quotidiana. Saranno spesi circa 150 milioni di euro per coprire il piano, che – nelle intenzioni della provincia – resterà in vigore almeno fino al 2027.
Requisiti, modalità e beneficiari dell’integrazione
Per accedere al contributo, serve avere almeno 65 anni, un ISEE sotto i 20 mila euro e risiedere in modo continuativo nella provincia di Bolzano da almeno un anno. L’Inps non richiederà modulistiche particolari: basterà presentare la DSU per essere valutati e, se idonei, ricevere l’integrazione direttamente nel cedolino pensionistico.
Tra i destinatari ci saranno anche i titolari di assegni sociali e di invalidità civile. In media, si stima un aumento annuo di circa 2400 euro netti. Un passo concreto, che rende la pensione minima di 1000 euro una realtà per molti, seppure ancora limitata a un territorio specifico.