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Ci stanno spiando dentro casa: altro che Grande Fratello, queste telecamere riprendono tutto | Ecco dove le hanno nascoste

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Telecamere spiano privacy (Canva foto) - www.energycue.it

Altro che Grande Fratello: le nostre case sotto osservazione, scatta l’allarme, adesso possiamo dire addio alla privacy.

C’è qualcosa di inquietante nel pensiero di essere osservati senza saperlo. Eppure, in un’epoca in cui la domotica promette sicurezza e comodità, è proprio dentro le mura domestiche che si nasconde il pericolo più subdolo. I dispositivi che scegliamo per proteggerci rischiano di diventare occhi invisibili al servizio di chiunque sappia dove guardare.

Non si parla solo di telecamere di sorveglianza nei negozi o negli uffici. Sempre più persone installano videocamere nei salotti, nei box auto, persino nelle camerette dei bambini. Lo fanno per sentirsi al sicuro, per controllare gli ambienti a distanza. Ma chi garantisce che siano davvero le uniche persone a poterle vedere?

C’è una differenza enorme tra il sentirsi al sicuro e l’esserlo davvero. In realtà, molti utenti non hanno idea di quanto sia semplice per un estraneo con un minimo di competenza informatica accedere a queste immagini. Tutto questo accade senza suoni, senza allarmi, senza avvisi. In silenzio.

Il confine tra tecnologia e violazione della privacy non è mai stato così sottile. Non serve essere paranoici per iniziare a farsi domande: e se anche la mia telecamera fosse accessibile? Se la mia quotidianità fosse già visibile online a mia insaputa?

Il numero delle telecamere accessibili è molto più alto del previsto

Nel post pubblicato sulla pagina Instagram del Corriere, si legge: «Si può vedere quella che sembra la cameretta di un bambino, con poster e fotografie e il nonno che riordina». Sono immagini vere, reali, visibili in rete. Telecamere di case private, balconi, box, salotti, giardini, perfino attività commerciali: tutte accessibili senza alcuna protezione.

Secondo i ricercatori di un’agenzia di sicurezza informatica, nel mondo ci sarebbero circa 40.000 telecamere facilmente visualizzabili online. Ma in Italia il numero è ben più allarmante di quanto si pensasse: sono almeno 70.000. Il rischio coinvolge soprattutto baby monitor e sistemi di sorveglianza casalinghi, trasformando ciò che dovrebbe offrire protezione in una finestra aperta sul privato. Come dice il Corriere, «gli utenti non lo sanno e le loro case sono visibili online».

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Telecamere in strada (Canva foto) – www.energycue.it

Una falla nella sicurezza quotidiana che riguarda tutti

Il problema non nasce da sofisticati attacchi hacker o da vulnerabilità complesse. Spesso è il risultato di telecamere mal configurate, con password predefinite mai cambiate o sistemi che non richiedono autenticazione per l’accesso. Questo significa che chiunque, con un minimo di conoscenza tecnica, può entrare in un portale, inserire poche parole chiave e iniziare a spiare ambienti privati in tempo reale.

La presenza di decine di migliaia di telecamere italiane accessibili rappresenta una minaccia non solo alla privacy ma anche alla sicurezza personale. Gli esperti parlano di un vero e proprio rischio per famiglie e attività che si affidano a questi strumenti per proteggere ciò che hanno di più caro.