Gli anziani sono la nostra forza: Giorgia Meloni premia i pensionati | 1400€ sul conto a partire da questa data

Illustrazione di due anziani felici (Canva FOTO) - energycue.it
I pensionati possono tirare un sospiro di sollievo. Sono previsti un po’ di soldi a partire da questa data, non manca nemmeno molto.
Nel corso dell’anno, lo Stato italiano prevede diversi tipi di bonus pensati per chi è in pensione, soprattutto se con redditi bassi. Si tratta di aiuti economici una tantum oppure di maggiorazioni mensili che vanno a rafforzare le pensioni minime.
Questi bonus possono essere legati all’andamento dell’inflazione, a decisioni prese in legge di bilancio o a politiche sociali rivolte agli anziani. A volte vengono erogati sotto forma di importi aggiuntivi in date specifiche.
Altri invece fanno parte di interventi strutturali, come le maggiorazioni sociali che crescono con l’età e il numero di contributi versati. Sono pensati per chi ha una pensione bassa e nessun altro reddito, e servono a garantire un minimo vitale dignitoso.
Esistono infine bonus legati al tempo libero, come quelli per vacanze o soggiorni benessere, spesso promossi da INPS o enti convenzionati. Un modo per offrire non solo un sostegno economico, ma anche occasioni di socialità e cura di sé.
Una cifra che fa gola
Quando si parla di soldi in più sulla pensione, l’attenzione sale sempre. E in questo caso c’è un numero che colpisce: 1.440 euro all’anno. Come riportato da Radio Radio, non si tratta di una promessa vaga, ma del possibile risultato di alcune modifiche fiscali allo studio che potrebbero trasformarsi in un vantaggio concreto per una certa fascia di pensionati.
L’idea non nasce da un bonus classico, ma da un aggiustamento delle aliquote IRPEF. In parole povere: meno tasse = più soldi in tasca. Ed è proprio qui che entra in gioco questa cifra tonda. Si sta parlando, insomma, di un aumento indiretto della pensione legato al fisco, e non a un’integrazione INPS tradizionale.
Come funziona e a chi spetta
Come riportato da Radio Radio, la prima variazione già attiva riguarda i redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro, per cui l’aliquota IRPEF è scesa dal 25% al 23%. Risultato? Un risparmio di circa 260 euro l’anno. Ma la novità più interessante è la proposta, non ancora definitiva, che vorrebbe ridurre dal 35% al 33% l’aliquota per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro.
In questo caso, il beneficio potrebbe salire di altri 440 euro, portando il totale a 700. Infatti, c’è anche l’ipotesi di rivedere la fascia successiva: l’idea sarebbe di mantenere l’aliquota del 33% fino a 60.000 euro e applicare quella del 43% solo per la parte eccedente. Se questa modifica venisse confermata, il guadagno complessivo potrebbe salire fino a 1.440 euro all’anno, ovvero circa 120 euro al mese in più per chi rientra nei limiti di reddito stabiliti: tra i 28.000 e i 60.000 euro.