Home » Ma quale laurea, per lavorare al Ministero non serve più | Annunciato il nuovo bando: quasi 4000 posti a disposizione

Ma quale laurea, per lavorare al Ministero non serve più | Annunciato il nuovo bando: quasi 4000 posti a disposizione

Concorso pubblico e assunzioni (Canva_PA foto) - www.energycue.it

Concorso pubblico e assunzioni (Canva_PA foto) - www.energycue.it

Il Ministero apre le porte a migliaia di candidati con il solo diploma: in arrivo un maxi concorso nella giustizia.

C’è un gran fermento ultimamente intorno al mondo dei concorsi pubblici. Non è solo questione di numeri o di scadenze da tenere d’occhio, ma di un cambiamento più ampio che sta coinvolgendo l’intera macchina dello Stato. Sempre più persone — magari stanche del precariato o alla ricerca di un impiego stabile — iniziano a guardare con interesse alle opportunità nella Pubblica Amministrazione.

Una delle novità più interessanti è che non servono più chissà quali titoli accademici per partecipare. Anzi, in molti casi il diploma basta e avanza. La priorità sembra essere diventata quella di trovare figure pronte, motivate, magari già formate sul campo, senza per forza passare da lunghi percorsi universitari. E questo, per tanti, cambia tutto.

Il discorso vale soprattutto per quei ruoli meno visibili, ma fondamentali, che tengono in piedi uffici e amministrazioni. Ci sono migliaia di persone che ogni giorno fanno funzionare le cose, spesso dietro le quinte, e oggi lo Stato vuole proprio rafforzare queste figure. Non si parla più solo di dirigenti o di concorsi da sogno: si guarda anche a chi è pronto a rimboccarsi le maniche subito.

E poi c’è il fattore tempo. Con la mole di pensionamenti previsti nei prossimi anni e la pressione crescente su alcuni settori — come quello giudiziario — c’è bisogno di nuove forze. Subito. Quindi via a un approccio più diretto, meno ingessato. Si punta sull’essenziale: chi è disponibile, chi ha voglia di fare, chi è in grado di contribuire subito.

Assunzioni mirate

Come riporta Brocardi.it, in questo contesto, lo scorso 19 maggio il viceministro Francesco Paolo Sisto ha detto qualcosa che ha acceso le antenne di molti. Durante il convegno “Ufficio per il processo, non una persona di meno”, ha annunciato che il Ministero della Giustizia sta per pubblicare un nuovo bando. Parliamo di ben 2800 posti per Cancellieri Esperti, con un requisito unico: serve solo il diploma di scuola superiore.

Ma non è finita lì. Questo bando rientra in un piano di assunzioni ancora più grosso, con quasi 3800 posti totali, di cui una parte ancora in attesa del via libera ufficiale. Si tratta insomma di un’operazione strutturata, pensata per rinforzare l’intero comparto giustizia, che negli ultimi anni ha mostrato più di una crepa.

Concorso pubblico (Pixabay foto) - www.energycue.it
Concorso pubblico (Pixabay foto) – www.energycue.it

Posti concreti

Dietro tutto questo c’è il PIAO 2025–2027 — che è il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (nome un po’ tecnico, sì). Questo documento delinea gli obiettivi futuri della macchina giudiziaria. E tra questi, appunto, c’è l’ingresso di oltre 16.000 nuove risorse, con una buona metà — più di 9000 — destinate a ruoli di tipo assistenziale.

Per chi cerca un lavoro stabile nella Pubblica Amministrazione — magari perché non ha una laurea ma non per questo è meno motivato — questa è davvero un’occasione importante. Il portale www.concorsi.it conferma tutto: il bando è atteso a breve. Occhi aperti, insomma. Potrebbe essere l’inizio di qualcosa di nuovo.