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Questa tassa è praticamente sconosciuta | Ti scalano i soldi ogni mese e nemmeno te ne accorgi: ecco come bloccarla

Uomo disperato perde soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Uomo disperato perde soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Una tariffa nascosta colpisce chi sceglie quest’auto: scopri perché ogni mese potresti pagare più del dovuto senza saperlo.

Ci sono spese che, diciamolo, non noti subito. Non parliamo delle classiche bollette o degli abbonamenti alle piattaforme streaming. No, qui si tratta di un costo che si nasconde bene, silenzioso, tra le pieghe delle buone intenzioni. Quelle scelte che fai pensando di fare il tuo dovere, per l’ambiente, per risparmiare… e invece.

Negli ultimi anni in tanti hanno deciso di cambiare auto, o meglio, di cambiare testa. Perché è giusto, no? Ridurre l’inquinamento, cercare una soluzione più pulita. Però ecco, a volte le cose non sono come sembrano. Dietro a certe opzioni “verdi” si nasconde più grigio di quanto si pensi.

Il problema? Non sta tanto nell’auto in sé, ma in tutto quello che ci gira intorno. Promesse di risparmio, vantaggi, pacchetti su misura. Ma poi ti ritrovi con costi fissi che non avevi considerato. E il bello (cioè, il brutto) è che non li noti subito. È solo quando guardi bene l’estratto conto o ti chiedi perché quei soldi spariscono ogni mese che ti viene il dubbio.

E così, quello che sembrava un passo avanti verso la sostenibilità si trasforma in una tassa mascherata. Soprattutto per chi l’auto la usa poco, giusto nel weekend o per fare qualche commissione in paese. Per loro, pagare una cifra fissa ogni mese è un controsenso. Eppure succede. Eccome se succede.

Una trappola per chi credeva di risparmiare

Questo tipo di tariffazione è stata vissuta da molti come un costo nascosto, perché al momento dell’acquisto nessuno li aveva avvisati in modo chiaro. E chi ha scelto un’ibrida plug-in? Peggio ancora. Si ritrova a pagare due volte. Altro che risparmio…

La mancanza di regole precise sta creando confusione e scontento. Sempre più automobilisti si sentono presi in giro. Avevano scelto questa soluzione per spendere meno, e invece si trovano a fare i conti con un abbonamento mensile che non riflette il loro uso reale dell’auto. E in molti si stanno chiedendo: era davvero la scelta giusta?

Soldi e auto (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Soldi e auto (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Quella spesa mensile che non ti dicono subito

Una delle situazioni più emblematiche, come riporta finanza.com, è il piano A2A Easy Moving. In pratica, si tratta di un abbonamento mensile da 106 euro, che ti dà diritto a 300 kWh per la ricarica dell’auto elettrica. Sulla carta suona bene — se macini chilometri ogni giorno. Ma se l’auto la tieni ferma per giorni? Be’, paghi lo stesso. E questo, per tanti, è un bel problema.

Pensionati, famiglie che usano la macchina solo nel fine settimana o pendolari che fanno tragitti brevi… per loro questa tariffa è tutt’altro che conveniente. Non si paga quello che si consuma, ma si paga sempre. Un po’ come una tassa, appunto. Una tassa fissa che si nasconde dietro la facciata dell’innovazione.