INFERNO A ROMA, crolla un monumento sul campo sportivo pieno di giovani: primi bollettini spaventosi | I soccorritori non hanno potuto fare nulla

Pompieri (Canva foto) - www.energycue.it
Un’opera simbolo di Roma crolla in un’area piena di giovani: il pericolo era stato più volte segnalato. Scopri cos’è successo.
Il 23 giugno a Roma si è consumato un episodio che, per fortuna, non ha avuto vittime, ma ha fatto tremare la capitale. Un’opera storica, simbolo dei Mondiali del ’90, è crollata improvvisamente. La scena, che poteva facilmente trasformarsi in una tragedia, si è verificata in un’area frequentata da ragazzi. Un gruppo di giovani che stava giocando a basket si è trovato in un pericolo imminente senza nemmeno il tempo di reagire.
Quello che è successo ha dell’incredibile, ma non è una sorpresa. Da anni la struttura, costruita nel 1990 da Mario Ceroli, si trovava in condizioni di totale abbandono e degrado. I ragazzi che si trovavano sotto la “porta” artistica hanno udito i rumori sinistri dei legni che scricchiolavano, lanciando subito l’allarme.
Purtroppo, nonostante la prontezza dei soccorsi, il crollo è stato inevitabile. L’incidente è stato quasi un destino annunciato.
Non è certo la prima volta che si segnalano criticità simili nella capitale, dove diversi monumenti e strutture pubbliche sono stati lasciati al loro destino. La struttura, alta 16 metri e pesante 35 tonnellate, era ormai un simbolo del degrado urbano. Le segnalazioni erano arrivate nel 2015, quando il municipio aveva richiesto la messa in sicurezza dell’opera, ma senza alcun intervento concreto.
Il crollo del “Goal”: una tragedia sfiorata
I ragazzi che si trovavano nei pressi della struttura sono stati i primi ad accorgersi del pericolo imminente. Sentendo i rumori sospetti, hanno immediatamente chiamato i soccorsi, che sono arrivati in tempo per valutare la situazione. Come riferito da Roma Today, i vigili del fuoco hanno subito compreso che la situazione era grave e hanno avvisato la polizia locale per cercare di mettere in sicurezza l’area. Tuttavia, la reazione è stata troppo lenta: prima che potessero intervenire, la struttura è venuta giù, lasciando solo macerie.
La tragedia è stata scongiurata per un soffio, ma questo crollo porta con sé la responsabilità di un’amministrazione che non è riuscita a proteggere i propri cittadini.
Una gestione mancata e una storia di degrado
Il crollo del “Goal” di Ceroli non è solo una storia di incuria, ma anche di ritardi burocratici e mancanza di responsabilità. Da anni, le autorità erano al corrente del pericolo, ma non sono stati presi provvedimenti tempestivi. Il municipio aveva sollevato il problema nel 2015, chiedendo che l’opera venisse spostata o ridimensionata, ma la Sovrintendenza non ha mai risposto con azioni concrete. Per di più, la stessa Sovrintendenza aveva previsto dei fondi per il restauro, ma questi non sono mai stati utilizzati.
Ora, ciò che rimane dell’opera è solo un cumulo di legno, simbolo di come il tempo e l’abbandono possano rovinare anche le creazioni artistiche più iconiche. Questo episodio dovrebbe servire da lezione su quanto sia importante intervenire tempestivamente quando si tratta di proteggere non solo la memoria storica, ma anche la sicurezza delle persone che vivono in città.