MAZZATA BANCOMAT – Aumentano i costi per tutti gli italiani, inserite nuove commissioni | Nessuno ci aveva avvertito

Illustrazione di uno sportello del bancomat (Canva FOTO) - energycue.it
La situazione è abbastanza complessa, i costi e le commissioni legati ai bancomat aumentano e molte persone non sanno più cosa fare.
Il Bancomat è uno strumento comodo e ormai indispensabile, ma usarlo non è sempre gratuito. Ogni operazione, dal prelievo di contanti al semplice pagamento con carta, può nascondere piccoli costi che è bene conoscere.
Il prelievo presso gli sportelli della propria banca è generalmente gratuito, ma se si utilizza un ATM di un’altra banca, può esserci una commissione che va da circa 0,50 € a oltre 1,80 €, a seconda dell’istituto.
A partire da giugno 2025, però, il costo dovrà essere mostrato chiaramente sullo schermo prima di procedere: così si potrà decidere se continuare o meno.
Infine ci sono i costi legati al mantenimento della carta: alcune banche li includono nel canone del conto, altre li fanno pagare separatamente. In media si tratta di pochi euro l’anno, ma è sempre utile controllare le condizioni contrattuali, così da evitare sorprese.
Qualcosa si muove sul fronte Bancomat
Dal 1° luglio 2025 qualcosa cambierà per chi usa il circuito Bancomat, ma non si tratta di una rivoluzione vera e propria. Almeno per ora. Come riportato da Sky TG 24, il classico prelievo di contanti resta fermo a 0,47 €, quindi da quel lato tutto resta come prima. Ma i cambiamenti veri si concentrano su un altro punto: le commissioni sui pagamenti elettronici, soprattutto online. Qui entra in gioco un nuovo sistema, con fasce differenziate in base all’importo speso e al tipo di carta utilizzata.
Come riportato da Sky TG24, le novità sono state già comunicate a banche e operatori, e introdurranno un meccanismo a scaglioni, dove la percentuale trattenuta non sarà più unica, ma variabile. Per esempio, su spese sotto i 5 €, le carte consumer o app pagheranno 0,1%, mentre le carte aziendali arriveranno allo 0,7%. Poi si sale: tra 5 e 24,49 €, si passa a 0,2% per i privati e 1,3% per le aziende; sopra i 24,50 €, restano le stesse tariffe.
Dietro le quinte di questi numeri
Come riportato da Sky TG 24, questo nuovo sistema non è nato per caso. Dietro c’è un cambio di passo strategico legato all’ingresso del Fondo Strategico Italiano (FSI) tra gli azionisti principali del circuito Bancomat. Una mossa che punta a modernizzare il sistema, renderlo più competitivo e, diciamolo, anche a ottimizzare i ricavi.
Non si parla di aumenti “diretti” per chi usa la carta al supermercato, ma il rischio che i costi si riflettano sull’utente finale esiste. Le nuove tariffe colpiscono infatti le banche e gli intermediari che gestiscono i pagamenti. Saranno loro a decidere se assorbire l’aumento o scaricarlo sugli esercenti.