Home » È un TESORO che vale milioni: lo compra per poche centinaia di euro e poi scopre di avere una fortuna

È un TESORO che vale milioni: lo compra per poche centinaia di euro e poi scopre di avere una fortuna

Capolavoro

Capolavoro riscoperto (Canva foto) - www.energycue.it

Da un acquisto trascurato a un colpo di scena clamoroso: cosa può nascondersi dietro un vecchio quadro dimenticato.

Un mercato sempre più sorprendente, quello dell’arte, dove ogni tanto capita che il destino premi l’intuito, o la fortuna, di un compratore ignaro. Nei meandri delle aste minori, fra oggetti sottovalutati e attribuzioni incerte, si celano storie che ribaltano completamente le aspettative. Alcune di queste vicende iniziano in silenzio, con una semplice puntata su un lotto sconosciuto.

Molto spesso sono proprio gli errori di attribuzione a nascondere le vere gemme. La polvere, il tempo e l’inesperienza contribuiscono a offuscare firme illustri e storie dimenticate.

In altri casi, un restauro ben condotto può riportare alla luce particolari capaci di riscrivere interi capitoli della storia dell’arte. È in quel momento che un acquisto da pochi spiccioli può trasformarsi in una scoperta epocale.

Il fascino di queste rivelazioni non sta solo nella cifra finale che un’opera può raggiungere, ma anche nel racconto che si svela a ritroso. Ogni colpo di fortuna diventa una vicenda degna di romanzo, dove si intrecciano curiosità, perizia e casualità. È proprio in questi interstizi che l’arte continua a sorprendere.

Una scoperta inaspettata cambia tutto

L’anno scorso, un acquirente ha ottenuto per circa 600 euro un dipinto che nessuno sembrava riconoscere. Attribuito erroneamente a un artista minore del Settecento, era stato stimato tra le 600 e le 800 sterline. Ma bastò una pulitura attenta per far riemergere un dettaglio decisivo: la firma di William Turner, il genio del Romanticismo inglese. Come racconta Leggo.it, il quadro si rivelò essere «The Rising Squall, Hot Wells, from St Vincent’s Rock, Bristol», un’opera realizzata nel 1792 quando Turner aveva solo 17 anni.

La conferma dell’autenticità da parte degli esperti ha ribaltato la percezione dell’opera, trasformandola in un capolavoro storico. All’asta di Sotheby’s a Londra, ha raggiunto 1,9 milioni di sterline, circa 2,16 milioni di euro. Un collezionista privato ha battuto la concorrenza di altri tre offerenti per aggiudicarsi il primo dipinto a olio mai esposto pubblicamente da Turner.

Dipinto William Turne
The Rising Squal Hot Wells from St Vincent’s Rock Bristol di William Turner (Wikimedia immagine) – www.energycue.it

Il valore riscoperto di un capolavoro perduto

Questo ritrovamento ha costretto gli studiosi a rivedere la cronologia delle prime opere dell’artista. Per oltre 150 anni, il dipinto era scomparso all’interno di una collezione privata ed era noto solo tramite riferimenti scritti. Fino a oggi, si riteneva che il primo olio esposto fosse «Fisherman at Sea», datato 1796. Ma «The Rising Squall», mostrato alla Royal Academy nel 1793, anticipa tutto di tre anni.

Oltre a segnare una scoperta di enorme valore storico e artistico, l’opera evidenzia l’evoluzione tecnica del giovane Turner, che già a 17 anni riusciva a fondere l’esperienza da acquerellista con un uso maturo del colore a olio. Un capolavoro dimenticato, riscattato dal caso.