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L’Isola delle donne esiste davvero: qui gli uomini sono totalmente banditi | Ecco dove si trova

Donne al mare (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Donne al mare (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Un’isola vera dove le donne vivono senza interferenze maschili, tra natura, libertà e una comunità pensata solo per loro.

Ci sono posti che sembrano usciti da un film o da una fantasia collettiva, ma che invece esistono davvero. E non si parla solo di isole tropicali o rifugi immersi nella natura, ma di luoghi costruiti attorno a un’idea ben precisa, che rompe le regole del “normale”. Ecco, uno di questi è… be’, un’isola dove agli uomini non è permesso mettere piede. No, sul serio: vietato.

Questa scelta ha fatto parecchio rumore, com’era prevedibile. Un posto del genere non può che attirare attenzione, tra chi lo esalta come modello di libertà e chi invece lo guarda con sospetto. Ma forse è proprio questo che lo rende affascinante: non è un luogo qualunque, è una dichiarazione d’intenti. Non per tutti, certo, ma molto chiara.

In effetti, c’è chi ha parlato di esclusione, chi l’ha vista come una provocazione, e chi semplicemente non ha capito il senso profondo del progetto. Però una cosa è certa: l’idea è rimasta fedele a sé stessa, anche con tutti i cambiamenti avvenuti nel tempo. Nessuna svolta commerciale, nessuna apertura di compromesso. Al contrario, si è scelto di restare coerenti. E non è da poco.

E sai la cosa più interessante? Tutto è partito da una singola persona, non da una fondazione o un’azienda. Una donna, con una visione forse un po’ folle all’inizio, ha trasformato un pezzetto di terra sperduto in qualcosa che nessuno si aspettava. Un angolo di mondo dove le donne possono stare tra loro, senza pressioni o aspettative esterne.

Un luogo che non smette di far parlare di sé

Fin da subito, l’isola ha fatto discutere. L’idea di un posto vietato agli uomini ha generato titoli, commenti, meme anche. C’è chi l’ha vista come un esperimento di emancipazione radicale, chi l’ha criticata come élitaria. Ma per la fondatrice non si è mai trattato di escludere, bensì di creare. Uno spazio fatto da donne, per donne, senza bisogno di spiegarsi troppo.

L’esperienza sull’isola non era per tutti: poche partecipanti, selezionate tramite un modulo sul sito della community. Yoga, meditazione, kayak, cibo sano… tutto pensato per rigenerarsi e ritrovare connessione.

L'isola per le donne (SuperShe Official - youtube screenshot) - www.energycue.it
L’isola per le donne (SuperShe Official – youtube screenshot) – www.energycue.it

Una decisione personale diventata simbolo

Nel bel mezzo del Mar Baltico, circondata da acque gelide e silenzio, si trova SuperShe Island. L’ha fondata nel 2018 Kristina Roth, imprenditrice americana con un passato da CEO nel settore tech. Dopo aver venduto la sua azienda, ha comprato un’isola in Finlandia. Inizialmente per… be’, per staccare la spina. Poi l’idea è diventata molto più grande. Quell’isola è diventata un rifugio esclusivo, tutto al femminile. Solo donne, niente uomini. Punto. Non per dispetto, ma per creare un luogo sicuro e stimolante.

Anche dopo la vendita nel 2023 (sì, l’ha venduta), le cose non sono cambiate. Come riporta sempre Greenme, l’isola è passata nelle mani di Deyan Mihov, ma le regole sono rimaste le stesse: accesso vietato agli uomini, tranne in casi rari tipo manutenzione o roba tecnica. Oggi la community si è spostata negli USA, dove continua a esistere in forma digitale. Ma l’isola in Finlandia rimane il cuore simbolico del progetto, con le sue regole inflessibili e il suo silenzio potente.