Auto elettriche, altro che prezzi elevati | Questa costa solo 7mila euro: meno della metà di una Fiat Panda

Auto elettrica a 7mila euro (Canva foto) - www.energycue.it
Una startup giapponese sfida il mercato con un’auto elettrica dalle dimensioni ridotte e dal prezzo sorprendentemente accessibile.
Nelle zone rurali del Giappone, lontano dalle grandi metropoli e dai loro ingorghi, la mobilità sta affrontando una trasformazione silenziosa ma radicale. Qui, dove i trasporti pubblici sono carenti e la popolazione è in gran parte anziana, l’auto non è un’opzione ma una necessità. Tuttavia, l’offerta del mercato tradizionale non sembra pensata per queste esigenze quotidiane e locali.
Nonostante il Giappone sia considerato un gigante tecnologico a livello globale, nel settore delle auto elettriche sembra esserci un notevole ritardo. Nel 2023, solo il 3,5% delle auto nuove era elettrico, a fronte di una media mondiale del 18%. Anche i colossi nazionali, come Toyota, hanno venduto un numero sorprendentemente basso di veicoli elettrici, segno di una certa diffidenza nel mercato interno.
La reticenza verso l’elettrico, secondo alcuni esperti, non è dovuta solo al prezzo o alla tecnologia, ma a una questione culturale e di percezione. In molte aree fuori dai grandi centri, c’è bisogno di auto agili, individuali e semplici, piuttosto che di modelli complessi e costosi.
È in questo scenario che emergono idee fuori dagli schemi, capaci di rispondere a esigenze reali e spesso ignorate dalle grandi case automobilistiche.
Un’idea semplice che cambia tutto
La startup si chiama KG Motors, e il suo fondatore, Kazunari Kusunoki, ha una visione chiara: creare auto piccole, economiche e funzionali, pensate per la vita quotidiana fuori dalle città. È così che nasce la mibot, un’auto elettrica che assomiglia a un incrocio tra un golf cart e una city car futuristica. Ha un solo posto, è alta meno di un metro e mezzo, arriva a 60 km/h e offre 100 km di autonomia con una ricarica di 5 ore.
Ma la vera rivoluzione sta nel prezzo: solo un milione di yen, ovvero circa 7.000 dollari. Come riporta il profilo Instagram di Wordlyfinance, è meno della metà del prezzo di una Fiat Panda. E nonostante la produzione inizi solo nel 2027, oltre 2.250 persone hanno già preordinato la mibot, superando la metà delle 3.300 unità previste per il primo lotto.
La mini-auto che vuole cambiare il Giappone
La mibot è costruita su un modello di semplicità estrema: pochi componenti, nessuna elettronica superflua, un telaio unico e un design pensato per essere economico e funzionale. Questo permette di abbattere i costi e produrre su ordinazione. Anche se il primo lotto andrà in perdita, Kusunoki prevede di recuperare le spese già dal secondo ciclo di produzione.
L’obiettivo finale è entrare nel competitivo mercato delle kei car, le microvetture giapponesi che nel 2023 hanno rappresentato il 55% delle vendite EV. Con video su YouTube che già mostrano la mibot in azione su ghiaccio, in villaggi storici e durante crash test, KG Motors si prepara a rivoluzionare il settore da Higashihiroshima, con una produzione iniziale di 10.000 unità all’anno. Una piccola auto, insomma, con ambizioni molto più grandi.