Renderla meno energivora (canva.com) - www,energycue.it
A Firenze, fisici statistici da tutto il mondo riuniti per Statphys29. La sfida? Rendere l’intelligenza artificiale meno “energivora”.
In un periodo in cui i dati sono predominanti e l’intelligenza artificiale emerge come tecnologia fondamentale per il futuro, la fisica riafferma il suo ruolo cruciale: offre gli strumenti necessari per comprendere, organizzare e rendere più efficiente.
Questo è lo spirito che caratterizza Statphys29, il congresso internazionale di fisica statistica avviato il 13 luglio a Firenze, con la partecipazione di più di 1.500 studiosi da cinquanta diversi paesi in tutto il mondo.
Un incontro significativo che non solo festeggia i progressi teorici del campo, ma affronta anche le sue implicazioni più immediate, in particolare le questioni energetiche associate all’implementazione dell’intelligenza artificiale.
Come riferito dall’ANSA, figurano tra i protagonisti della conferenza Giorgio Parisi, vincitore del premio Nobel, e Roberto Livi, presidente della Società Italiana di Fisica Statistica. Entrambi hanno sottolineato come la fisica statistica, sviluppata per studiare i comportamenti complessi della materia, sia ora richiesta per esaminare nel detggalioi sistemi intelligenti artificiali, le reti neurali e l’impatto ambientale delle tecnologie digitali.
Il punto fondamentale è ampiamente riconosciuto nei maggiori enti di ricerca, soprattutto tra esperti di ingegneria chimica: i modelli di intelligenza artificiale richiedono grandi quantità di energia per mantenere la potenza dei nostri software (anche quelli di streaming musicali come Spotify). La ricerca si concentra pertanto sulla realizzazione di algoritmi più efficienti, capaci di replicare il funzionamento del cervello umano utilizzando un numero ridotto di risorse. L’obiettivo consiste nel superare i modelli attuali delle reti neurali profonde, che spesso risultano incapaci di svilupparsi su basi teoriche solide e generalizzabili.
“La grande sfida – dichiara Livi – è riuscire a ridurre i consumi e per questo sono necessari algoritmi meno banali di quelli attuali, non facili da conseguire. ” Dal canto suo, Parisi ha evidenziato la necessità di sviluppare una base teorica più robusta per le reti neurali, avvertendo riguardo ai vincoli dei modelli creati negli anni ’80 e ’90, i quali sono stati superati dalla complessità dell’attuale scenario tecnologico e cognitivo.
Oltre all’intelligenza artificiale, il congresso discute argomenti emergenti quali la materia attiva, consistente in sistemi composti da elementi autonomi, come cellule o microrobot, e fenomeni che si trovano al di fuori dell’equilibrio, spaziando dai comportamenti climatici a quelli dei corsi d’acqua. Stando a quanto afferma Stefano Ruffo, leader del comitato organizzatore dell’evento, tali ricerche innovative stanno avanzando rapidamente, presentando applicazioni promettenti nella fisica dei materiali e nella biologia.
Tuttavia, precisa l’ANSA, Statphys29 rappresenta anche un chiaro esempio della scienza come linguaggio universale: un messaggio potente in un periodo caratterizzato da conflitti. In aggiunta, per la prima volta, è stata organizzata una sessione satellite in Africa, presso l’Università del Ruanda, con la partecipazione attiva di studenti e ricercatori locali; un’iniziativa che si propone di trasformare la fisica statistica in un campo di conoscenza veramente globale.
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