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Aereo in ritardo, da oggi se ti capita puoi festeggiare | Approvato il maxi rimborso: 500€ dritti in tasca

Rimborso in aeroporto (Pixabay foto) - www.energycue.it

Rimborso in aeroporto (Pixabay foto) - www.energycue.it

Finalmente si interviene sui disagi aerei: nuove regole, più tutele e rimborsi automatici per chi subisce ritardi o cancellazioni.

Chi ha preso un volo almeno una volta nella vita lo sa: l’attesa in aeroporto può diventare snervante. Ore passate tra annunci incomprensibili e panini gommosi, con l’orologio che scorre e nessuno che ti dice *davvero* cosa sta succedendo. E la cosa più assurda? Spesso non hai nemmeno idea di cosa ti spetti in quei casi.

Da anni si parla di mettere ordine, ma alla fine ognuno fa un po’ come gli pare. Alcune compagnie ti offrono un buono caffè, altre spariscono nel nulla. I passeggeri, però, non ne possono più di questo far west, e negli ultimi tempi la questione è tornata al centro di un acceso dibattito. Pare che finalmente qualcosa si stia muovendo, anche se – va detto – ci sono voluti anni di tira e molla.

Nei grandi aeroporti, poi, il caos è moltiplicato. Un volo in ritardo non resta mai un caso isolato: saltano le coincidenze, si accumulano i bagagli, e la giornata prende una piega che definire pessima è poco. Il problema, però, non è solo logistico. È proprio umano: ti senti lasciato a te stesso, magari in un Paese che non conosci, senza info, senza aiuto. Una roba assurda.

Ora però, a quanto pare, le istituzioni europee hanno deciso di farsi sentire. Dopo discussioni infinite e rimbalzi tra governi, aziende e associazioni di consumatori, si profila una svolta. Ma… cosa prevede davvero?

Nuove regole pronte a riscrivere tutto

Come riporta worldyfinance su Instagram, i ministri dei Trasporti dell’UE hanno dato l’ok a una riforma che potrebbe cambiare le regole del gioco. Dopo 12 anni – sì, dodici – qualcosa si è mosso. Ora si aspetta solo il via libera del Parlamento europeo. Nel frattempo, ecco alcuni punti chiave: regole più trasparenti su bagagli, ritardi e cancellazioni.

Una delle modifiche più chiacchierate riguarda i rimborsi. Occhio però: le soglie sono state alzate. Per voli entro i 3.500 km serviranno più di 4 ore di ritardo per ricevere 300 euro. Per le tratte più lunghe (oltre i 3.500 km), ci vogliono almeno 6 ore per ottenere 500 euro. Prima bastavano 3 ore, con indennizzi tra i 250 e i 600 euro. Secondo Airlines for Europe, questo taglio aiuterà le compagnie a contenere i costi, anche se… la puntualità, dicono, non cambierà granché. Ma non finisce qui.

Aereo in volo (Pixabay foto) - www.energycue.it
Aereo in volo (Pixabay foto) – www.energycue.it

Il maxi rimborso che cambia le regole del gioco

Un’altra novità parecchio interessante – forse la più clamorosa – è quella della “riprotezione”. In parole povere: se ti cancellano il volo, la compagnia dovrà trovarti un’alternativa entro 3 ore, anche con altri mezzi o compagnie. Se non lo fa? Puoi arrangiarti tu e chiedere un rimborso fino al 400% del prezzo originale. Sì, hai letto bene. Un bel colpo per chi finora se la cavava con due scuse e una bottiglietta d’acqua.

E c’è di più: le compagnie saranno obbligate a spiegarti subito, fin dalla prenotazione, quali sono i tuoi diritti. E se qualcosa va storto? Dovranno risponderti entro 14 giorni. Avrai anche sei mesi di tempo per presentare un reclamo. Una vera svolta, insomma, che potrebbe cambiare il nostro modo di viaggiare… se il Parlamento darà l’ok finale.