Penalizzano sempre noi: pensionati in rivolta, slitta il rimborso del 730 | Dovranno aspettare fino a questa data

Illustrazione di un modello 730 (Canva FOTO) - energycue.it
Il rimborso, per alcuni, potrebbe arrivare tardi. E non è proprio una buona notizia. Come si risolverà ora questa situazione?
Il rimborso del 730 è una restituzione delle imposte pagate in eccesso durante l’anno. Succede quando, compilando la dichiarazione dei redditi, risulta che il contribuente ha versato più tasse del dovuto.
In questi casi, lo Stato restituisce la differenza direttamente in busta paga o nella pensione. Chi lavora come dipendente o è pensionato di solito riceve il rimborso in automatico, grazie al cosiddetto “sostituto d’imposta” (cioè datore di lavoro o INPS).
I tempi variano a seconda della data di invio della dichiarazione. In generale, chi trasmette il 730 entro la fine di maggio può ricevere il rimborso già a luglio. Chi lo invia più tardi, invece, deve aspettare i mesi successivi: agosto, settembre o addirittura novembre.
Per chi non ha un sostituto d’imposta, l’attesa può essere più lunga, anche diversi mesi. Inoltre, se il rimborso supera i 4.000 euro, l’Agenzia può effettuare controlli preventivi e rinviare il pagamento.
Quando le tasse tornano indietro
C’è chi lo aspetta come una piccola tredicesima estiva: il rimborso del 730. In pratica, se durante l’anno si sono pagate più tasse del dovuto, si ha diritto a un accredito. Succede spesso a chi ha spese detraibili, come visite mediche, interessi sul mutuo o spese scolastiche. E alla fine, quel credito fiscale può trasformarsi in un bonifico reale.
Chi lavora come dipendente o riceve una pensione, di solito, lo vede comparire direttamente in busta paga o nel cedolino. Tutto merito del cosiddetto “sostituto d’imposta”, cioè il datore di lavoro o l’INPS. Ma per chi non ha questa figura, il rimborso arriva dall’Agenzia delle Entrate, sempre che si sia comunicato l’IBAN in modo corretto.
Date da segnare e novità in arrivo
Come riportato da Green Style, il momento in cui arriva il rimborso dipende molto dalla tempistica con cui viene trasmesso il 730. Chi lo invia entro il 20 giugno 2025, può sperare in un accredito già a luglio (per i lavoratori) o agosto (per i pensionati). Se invece la dichiarazione parte tra il 1° e il 20 giugno, i pagamenti slittano di circa un mese: agosto per chi lavora, settembre per chi è in pensione.
Presentazioni successive, invece, porteranno i rimborsi tra ottobre e novembre, sempre a seconda della situazione. Un discorso a parte va fatto per chi ha rimborsi superiori ai 4.000 euro. In quei casi, l’Agenzia può decidere di fare controlli più approfonditi prima di procedere con il pagamento. E qui le tempistiche si allungano: si parla anche di marzo 2026.