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Rivoluzione scuola, addio sospensione: chi si comporta male verrà punito così | Per gli studenti è peggio di un incubo

Studente punito (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Studente punito (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Da settembre cambia tutto: nuove regole per il comportamento degli studenti, e le conseguenze non si faranno attendere.

Parlare di disciplina a scuola è sempre stato un po’ un campo minato. C’è chi invoca il pugno duro e chi, invece, spinge per un approccio più comprensivo. Ma il punto è sempre lo stesso: come si fa a tenere in riga una classe senza diventare dei secondini? Prof, genitori e studenti vivono questo dilemma tutti i giorni, tra richiami, note e provvedimenti che spesso lasciano il tempo che trovano.

Capita spesso che in una seconda superiore, per esempio, la situazione sfugga di mano: mancanza di rispetto, disattenzione continua, provocazioni. E i professori? Stanchi. Con la sensazione di non avere più strumenti davvero efficaci.

Alcuni ragazzi sembrano quasi impermeabili a qualsiasi tipo di richiamo. Le sospensioni? Una mini vacanza, altro che punizione. Nel frattempo, la questione resta aperta: punire serve a educare o è solo un modo per “togliersi il problema di torno”?

E le famiglie? Divise, anche qui. C’è il genitore che chiede rigore e quello che accusa la scuola di esagerare. La verità è che nessuno ha la formula magica. Ma qualcosa, ora, sta cambiando. Anzi, è già cambiato, anche se non se n’è parlato ancora abbastanza. Settembre porterà una bella ventata di novità.

Una nuova idea di punizione

L’obiettivo è quello di rendere il comportamento un criterio di valutazione a tutti gli effetti, e non solo una nota a margine. Anche alle medie cambia tutto: torna il voto numerico in condotta. Alla Maturità, se prendi meno di 9 in comportamento, ci rimetti nei crediti. E stavolta il voto finale si calcolerà sull’intero anno scolastico, non solo sull’ultimo periodo.

Le scuole dovranno aggiornare i propri regolamenti entro un mese. Le vecchie punizioni lasciano spazio a qualcosa di più strutturato, che mette al centro la responsabilità personale. Ma resta la domanda: questa riforma funzionerà davvero o rischia di creare ancora più distanza tra scuola e studenti? Beh, questo lo vedremo solo tra i banchi.

Scuola e nuove regole (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Scuola e nuove regole (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Cosa succede se salti le regole

Come riporta Angelo Greco su Instagram, a partire dal nuovo anno scolastico, entra in vigore una parte molto concreta – e pure tosta – della riforma della condotta firmata dal ministro Valditara. Chi prende sei in condotta non se la cava con una scrollata di spalle: dovrà sostenere a settembre un “compito di cittadinanza”, una sorta di verifica per dimostrare di aver imparato la lezione. Se invece ti becchi un cinque? Bocciato diretto, senza appello.

Non solo. Se già nel primo quadrimestre fai il furbo e ti comporti male, scatteranno delle attività di recupero obbligatorie nel secondo. Come se la condotta fosse una materia, con le sue ripetizioni. E se ti sospendono per più di due giorni? Dimenticati il divano di casa: dovrai fare attività sociali o educative, magari in collaborazione con associazioni del territorio. Se non ci sono enti disponibili, ti toccherà comunque rimboccarti le maniche a scuola.