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UFFICIALE, ristabilito il coprifuoco notturno | Tutti a casa dalle 21 alle 6 del mattino: 150€ di multa per chi esce senza permesso

Coprifuoco

Coprifuoco (Canva foto) - www.energycue.it

Misura straordinaria: vietata la circolazione notturna, convocazione in commissariato in caso di violazione.

C’è chi la definisce una misura di civiltà, chi invece la vive come una forzatura. In alcune città europee, le sere d’estate si stanno trasformando in territori vietati per i più giovani. Il rientro obbligato prima del buio è tornato a far discutere, aprendo un confronto acceso tra sicurezza e libertà individuale.

L’imposizione di orari rigidi per chi non ha ancora compiuto 16 anni, proprio nei mesi in cui le giornate si allungano e la socialità esplode, ha colto molti di sorpresa. Alcuni genitori tirano un sospiro di sollievo, convinti che così si eviti il peggio. Altri, invece, si interrogano su quanto spazio resti all’educazione e alla responsabilità familiare.

Le misure adottate non sono frutto di una strategia unitaria nazionale, ma nascono da scelte locali, spesso prese in risposta a eventi gravi. Eppure, la loro diffusione sta assumendo un respiro più ampio. In molte città la notte è diventata un confine che i minori non possono più attraversare. Alcuni sindaci parlano di prevenzione, altri di protezione, ma l’impressione è che il confine tra le due cose sia sempre più sottile.

Le forze dell’ordine si trovano ora a gestire una nuova fase della loro presenza nei quartieri: controlli, sanzioni, convocazioni. Non mancano perplessità anche all’interno delle stesse istituzioni.

Restrizioni notturne e famiglie divise

Come riporta Orizzontescuola, sono almeno quindici le città coinvolte da ordinanze che vietano la circolazione notturna dei minori. I divieti, validi generalmente dalle 21:00 o dalle 23:00 fino alle 6:00 del mattino, colpiscono gli under 16 e, in alcuni casi, anche gli under 14. Per chi trasgredisce le regole, le conseguenze sono chiare: multe fino a 150 euro e convocazione dei genitori in commissariato.

Le famiglie si ritrovano così al centro del provvedimento. Se da un lato molti adulti accolgono positivamente questa forma di intervento, dall’altro si alzano dubbi sulla sua reale efficacia educativa. Alcuni sindaci parlano di un sostegno concreto alle famiglie, soprattutto in contesti dove mancano strumenti di controllo e prevenzione.

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Ristabilito coprifuoco (Canva foto) – www.energycue.it

Il coprifuoco è realtà, e accade in Francia

La misura è stata adottata in Francia, dove una serie di episodi violenti ha convinto le autorità locali ad agire con urgenza. A Béziers, il sindaco ha introdotto il coprifuoco dopo agguati contro le forze dell’ordine. A Nîmes, la situazione è esplosa in seguito a una sparatoria legata al narcotraffico, con sei persone ferite. In questo contesto, le amministrazioni hanno deciso di non attendere oltre.

Anche nei sobborghi della capitale, come Saint-Ouen, il coprifuoco ha ottenuto un consenso sorprendente, soprattutto tra le famiglie dei quartieri popolari. La novità è che non si tratta solo di una misura emergenziale, ma di una strategia che diversi sindaci – di orientamenti politici anche opposti – stanno abbracciando. Per i giovani, almeno per questa estate, la notte rischia di essere solo un ricordo.