Home » L’Agenzia delle Entrate fa tremare gli italiani: per una multa non pagata ti prosciugano il conto | Meloni ha dato l’ok

L’Agenzia delle Entrate fa tremare gli italiani: per una multa non pagata ti prosciugano il conto | Meloni ha dato l’ok

Agenzia delle Entrate e Giorgia Meloni

Agenzia delle Entrate e Giorgia Meloni (Canva-Shutterstock foto) - www.energycue.it

Questa possibile introduzione sta già riscuotendo pareri avversi. Il Governo però risulta irremovibile. Ecco cosa dovremo aspettarci

L’ente pubblico responsabile non soltanto della gestione, ma anche dell’attività di controllo sulle imposte è ovviamente l’Agenzia delle Entrate, vigilata nel suo operato direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Quando si attenziona la materia fiscale, i cittadini, così come i liberi professionisti e le imprese, di qualunque dimensione esse siano, sanno di poter fare riferimento sull’attività e sulle funzioni svolte dall’AdE.

Come abbiamo accennato, il principale compito svolto è quello relativo alla raccolta e alla successiva gestione delle imposte, ossia dei tributi che i cittadini versano direttamente ed indirettamente (come nel caso di IRPEF o IVA).

Inoltre, si occupa di eseguire una serie di attività di controllo e vigilanza che non si limitano unicamente alle dichiarazioni dei redditi, ma anche attraverso la collaborazione con altre istituzioni, al fine di prevenire o individuare circostanze annose di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.

Cresce la preoccupazione

Un video pubblicato sul proprio profilo Instagram dal leader del partito Italia Viva, Matteo Renzi, ha acceso i riflettori sulla presunta introduzione, favorita dal corrente Governo, relativa al “prelievo forzoso dei conti correnti”, che a detta dell’ex Premier garantirà all‘Agenzia delle Entrate e al Fisco, più in generale, di “portare via soldi da tasse e multe“. Il riferimento specifico del politico fiorentino è correlato alla possibilità di prelevamento di una determinata somma direttamente dai conti correnti dei contribuenti, pur contro la volontà, come da piena facoltà dello Stato.

Lo scorso Marzo, infatti, il Governo Meloni ha presentato in parlamento un disegno di legge delega per la riforma fiscale, che è stato approvato dalla Camera proprio lo scorso 12 Luglio, in attesa della decisione finale del Senato. All’interno dello stesso, però, non vengono menzionate circostanze che abilitino lo Stato Italiano ad impadronirsi forzatamente dei possedimenti liquidi dei cittadini, portando ad ipotizzare che Renzi facesse, piuttosto, riferimento all’articolo 16 del nuovo disegno di legge, all’interno del quale viene esposta la possibilità per il Governo di potenziare l’attività di riscossione, attraverso “l’automazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari”, come chiarito all’interno del punto 3 del comma 1.

Matteo Renzi
Matteo Renzi (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Quali evoluzioni aspettarsi?

In questo caso specifico, dunque, ad essere riguardati sarebbero esclusivamente i conti correnti facenti capo ad una specifica categoria di cittadini, ossia quelli che presentano perduranti ed irrisolte pendenze con il fisco, e che, qualora la proposta divenisse effettiva, permetterebbe di snellire significativamente il processo di riscossione.

Come abbiamo già accennato, la Camera ha disposto l’approvazione della riforma del fisco, ottenendo voti favorevoli anche da parte del gruppo parlamentare formato da appartenenti a partiti quali Azione e lo stesso Italia Viva: a tal proposito, soltanto qualche settimana addietro l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi era stato intervistato dal quotidiano Il Riformista, spendendosi sulla misura con gli specifici termini “indubbiamente severa, ma giusta“. A questo punto la palla passa al Senato ed è lecito aspettarsi che il testo subirà delle modifiche prima di essere rimandato alla Camera. A riportarlo è Pagella Politica.