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Non mangiate questo pesce: è un concentrato di batteri nocivi | Allarme in Italia – Chi lo consuma rischia la vita

Pesce crudo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Pesce crudo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Contaminazione da batteri pericolosi, scatta l’allarme del Ministero della Salute: prodotto ritirato dagli scaffali.

Quando si parla di cosa portiamo in tavola, l’attenzione non è mai troppa. In particolare col pesce, che spesso consideriamo un alimento “sicuro”, leggero, quasi sempre consigliato. Ma la realtà è che anche i prodotti più comuni possono nascondere brutte sorprese. E a volte, proprio quelli che pensiamo di conoscere meglio.

Negli ultimi tempi se ne parla sempre di più: etichette, tracciabilità, controlli sanitari. Tutti elementi fondamentali, certo, ma che non bastano sempre a proteggerci. Perché capita — purtroppo — che qualche lotto finisca sugli scaffali con delle problematiche. E da lì, il rischio arriva diretto nelle nostre case, nei piatti, nei pranzi della domenica.

Il problema più serio? I batteri. Invisibili, subdoli, ma a volte potenzialmente pericolosi per la salute. Ed è proprio quando si superano certi limiti, che le autorità sanitarie sono costrette a intervenire. Il famoso “richiamo”, che viene comunicato ufficialmente, serve a bloccare la diffusione e a mettere in guardia i consumatori.

Il Ministero della Salute, in questo, fa un lavoro continuo in concomitanza con le aziende. Pubblica segnalazioni, tiene aggiornati i cittadini, collabora con i produttori. E grazie a questi sistemi di controllo, spesso si riesce a evitare il peggio. Ma ogni tanto — anzi, no: ogni tanto è già troppo — qualcosa sfugge. E lì bisogna agire in fretta.

Il batterio nascosto che può fare danni seri

Ora, per chi non lo sapesse, l’E.coli non è un nome qualsiasi. È un batterio che può causare problemi intestinali piuttosto fastidiosi, e nei casi peggiori anche complicazioni più serie. Qui — secondo l’avviso ministeriale — le quantità rilevate erano oltre quanto previsto dalla legge.

Il consiglio è chiarissimo: non consumare assolutamente il prodotto e riportarlo dove è stato acquistato. Tutte le informazioni — incluse quelle del richiamo — si trovano sul sito ufficiale del Ministero della Salute, nella sezione dedicata agli avvisi per i consumatori. Un piccolo promemoria? Controllare sempre prima di mettere qualcosa nel carrello. Anche se sembra “fresco” e sicuro, meglio non fidarsi troppo.

Riconoscimento del prodotto richiamato (Ministero della Salute) - www.energycue.it
Riconoscimento del prodotto richiamato (Ministero della Salute) – www.energycue.it

I controlli scattano

Il 25 luglio 2025, il Ministero ha diramato un richiamo per un lotto di mitili — sì, proprio le cozze — venduti col marchio Olbiesina. Si tratta di un prodotto confezionato da Spano Group Srl, con sede a Olbia, per la precisione in via Indonesia 52.

Il lotto interessato riporta il codice dello stabilimento IT 543 CSM CE e comprende una quantità non da poco: 680 chili di prodotto. Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, questo pesce è stato dichiarato non idoneo al consumo a causa della presenza, oltre i limiti, di un batterio per niente simpatico: l’Escherichia coli.