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Multa, prima di pagarla leggi la data | Se c’è questo numero puoi strapparla: decade l’obbligo di pagamento

Multa e soldi

Multa e soldi (Canva-Shutterstock foto) - www.energycue.it

Pagamento della multa? I più furbi riescono a svignarsela in modo totalmente legale. Devi approfittare di questo dettaglio

Nonostante si tratti di una circostanza particolarmente fastidiosa, nella quale chiunque vorrebbe tentare di non trovarsi mai, il numero di automobilisti puniti con sanzioni pecuniarie di varia entità sulle strade italiane, giornalmente, risulta essere davvero significativo.

Le motivazioni più comuni sono da ricercare nell’eccesso di velocità, dunque nel mancato rispetto dei limiti vigenti in un determinato tratto stradale, ma anche nel passaggio in presenza del semaforo rosso o nel commettere una sosta in un’area vietata.

Nel merito di controlli più specifici, poi, le forze dell’ordine possono giungere a comprendere come il veicolo non sia stato sottoposto alla periodica revisione, una volta scaduta quella precedentemente eseguita, oppure che il conducente stesse proseguendo la marcia sprovvisto di cintura di sicurezza o dei documenti necessari.

Ad individuare la violazione possono essere, dunque, sia gli agenti in carne ed ossa, sia i dispositivi totalmente automatici quali autovelox o tutor, che in relazione alla gravità dell‘infrazione commessa procederanno a comminare la multa, da saldare necessariamente entro uno specifico periodo di tempo.

Come prendere la situazione “in pugno”?

L’ordinamento giuridico italiano, tenendo conto di quanto specificato all’interno dell‘Articolo 201 del Codice della Strada, stabilisce un tempo massimo pari a 90 giorni (successivi all’infrazione) affinché il verbale venga effettivamente notificato all’automobilista reo di aver commesso la violazione. Si tratta di una disposizione assolutamente sensata, imposta al fine di evitare che le sanzioni giungano a destinazione con svariati mesi di ritardo, rendendo possibile anche al proprio destinatario di far valere il proprio diritto di tutela e di difesa, in modo che lo stesso possa, se lo dovesse ritenere opportuno, procedere mediante ricorsi.

Non è un caso che la notifica tardiva può rappresentare per il soggetto sottoposto al provvedimento un vero e proprio vantaggio nei propri confronti, rendendo indispensabile la conservazione sia dell’avviso di ricevimento, sia della busta della raccomandata contenente il verbale. Bisogna, tuttavia, prestare attenzione all’effettiva presenza sullo stesso del timbro dell’ufficio postale che ha provveduto a spedire verso il destinatario, che in alcuni casi vale come unica prova effettivamente certificata a vantaggio del cittadino.

Vigile commina una multa
Vigile commina una multa (Shutterstock foto) – www.energycue.it

Attenzione al rovescio della medaglia

Insomma, nel caso in cui un soggetto commette un’infrazione e la comunicazione relativa alla stessa tarda ad arrivare a destinazione, lo stesso potrà far valere tale elemento per evitare di provvedere al pagamento della sanzione. Ciò, tuttavia, soltanto a seguito della presentazione e della successiva approvazione del ricorso, che dovrà essere presentato dallo stesso cittadino.

In caso contrario, ossia se l’utente rifiuta di saldare la somma dovuta, non presentando però alcun appello nel corso dei 60 giorni successivi al ricevimento del verbale, la multa diviene definitiva, impossibile da contestare, obbligando il soggetto a versare il doppio dell’importo inizialmente richiesto. E nel caso in cui la somma devoluta continua a non venire depositata, sarà possibile intervenire per l’Agenzia delle Entrate, che può essere chiamata in causa dall’ente, attraverso specifiche procedure di riscossione coattiva, aggiungendo aggravio di spese e interessi. Lo scrive  Virgilio.it.