Home » Reddito di Cittadinanza, guai in vista per chi ne ha usufruito | Devono restituire tutto quanto: dal prossimo mese tutti alla Caritas

Reddito di Cittadinanza, guai in vista per chi ne ha usufruito | Devono restituire tutto quanto: dal prossimo mese tutti alla Caritas

Illustrazione di un reddito (Canva FOTO) - energycue.it

Illustrazione di un reddito (Canva FOTO) - energycue.it

Per chi ha avuto il Reddito di Cittadinanza, questo potrebbe essere un problema. Purtroppo le conseguenze saranno pesanti!

Il reddito di cittadinanza è stato un sussidio economico introdotto in Italia nel 2019, pensato per sostenere le persone e le famiglie con redditi molto bassi. L’idea alla base era garantire un livello minimo di entrate per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro.

Non si trattava di un semplice aiuto economico “a fondo perduto”: per riceverlo, i beneficiari dovevano rispettare determinati requisiti di reddito e patrimonio, oltre a obblighi legati alla disponibilità a lavorare o a seguire percorsi di formazione.

Il sussidio era erogato mensilmente tramite una carta elettronica, utilizzabile per acquisti di beni e servizi o per pagare affitti e bollette. Non poteva invece essere prelevato interamente in contanti né speso per beni considerati non essenziali.

Nel tempo, il reddito di cittadinanza è stato al centro di dibattiti politici e opinioni contrastanti: per alcuni, un passo importante verso una maggiore giustizia sociale; per altri, uno strumento poco efficace nel creare occupazione e a rischio di abusi.

Un problema di…sussidi

Negli ultimi tempi il capitolo “Reddito di Cittadinanza” non si è chiuso in silenzio, anzi. Dopo l’abolizione della misura, è partita una fase di controlli piuttosto serrati, e non pochi ex beneficiari stanno scoprendo di essere finiti in quella che i media hanno già ribattezzato “lista nera”. In pratica, un registro di chi, secondo l’INPS, avrebbe percepito il sussidio senza averne diritto.

Non si parla di una semplice verifica di routine, ma di indagini approfondite che puntano a recuperare somme non dovute. L’operazione sta colpendo soprattutto chi, per omissione o dichiarazioni non corrette, ha ottenuto il sussidio in maniera irregolare. E le conseguenze, per chi viene segnalato, non si limitano a una ramanzina amministrativa.

Illustrazione di una sanzione (canva FOTO) - energycue.it
Illustrazione di una sanzione (canva FOTO) – energycue.it

Quali sono le conseguenze

Come riportato da Trading, chi viene riconosciuto come percettore indebito si trova davanti a un conto salato: l’obbligo di restituire l’intera somma incassata, a cui si aggiungono circa 350 euro di interessi e una sanzione minima che parte da 25.000 euro. E non finisce qui, perché in alcuni casi il fascicolo finisce in Procura con la possibilità di incorrere in pene fino a sei anni di reclusione.

L’articolo, riportato su Trading, cita un caso esemplare: una famiglia che aveva ricevuto 12.000 euro in due anni, ora costretta non solo a restituire tutto con gli interessi, ma anche a pagare la multa e affrontare l’eventualità di un processo penale. Una situazione che va ben oltre il disagio economico e che, secondo gli esperti, richiede un intervento rapido di professionisti capaci di muoversi tra aspetti finanziari e legali.