Home » Codice della Strada, stretta definitiva sull’alcol | Da oggi ti multano anche se non guidi: la legge è passata

Codice della Strada, stretta definitiva sull’alcol | Da oggi ti multano anche se non guidi: la legge è passata

Stato di ebbrezza in auto

Stato di ebbrezza in auto (Canva-Depositphotos foto) - www.energycue.it

Schiacci un pisolino a bordo strada dopo aver bevuto un bicchiere? Alle forze dell’ordine non interessa: la multa (e non solo) può partire comunque

In tema guida in stato di ebrezza, l’ordinamento italiano dispone una serie di restrizioni particolarmente limitanti, indispensabili al fine di garantire il rispetto di questa norma, la cui violazione rappresenta ancora uno dei più frequenti motivi di ferimenti e decessi su strada.

Siamo perfettamente consci di quanto l’assunzione dell’alcol, soprattutto in quantità elevate, sia infatti capace di influire negativamente sul nostro stato di lucidità, influendo non soltanto i riflessi, ma anche la capacità di concentrarsi, di valutare e di decidere la manovra più opportuna.

Per questo il nuovo Codice della Strada, seppur accompagnato da innumerevoli polemiche, si è reso protagonista dell’introduzione di un limite che potremmo definire storico riguardante i neopatentati: tutti i soggetti che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni devono mantenere un limite pari a 0,0 g/l.

Per tutti gli altri conducenti, invece, il principio di tolleranza zero non si applica in modo drastico, ma è comunque fondamentale che gli stessi dimostrino di rientrare entro il quantitativo corrispondente a 0,5 g/l.

Cosa ci dice la Legge?

Ma nel caso in cui il conducente dovesse risultare all’interno di un’auto in sosta, con il motore spento, pur in presenza di uno stato di ebbrezza certificabile, le forze dell’ordine potrebbero procedere comminando una multa? E’ importante sottolineare come la giurisprudenza abbia effettuato una comparazione tra la circolazione e la sosta, ponendole allo stesso piano, e più specificamente indicando la circolazione come l’insieme delle operazioni correlate non solo all’effettiva marcia su strada, ma anche alla partenza e alla fermata.

La Suprema Corte, in merito, si è trovata costretta ad esprimersi con frequenza, interrogata sulla legittimità e sulla validità giuridica di alcune circostante che potremmo definire quantomeno controverse. Infatti, può anche capitare che un appartenente alle forze dell’ordine, scorgendo la presenza di un automobilista che ha appena parcheggiato o ha appena spento il motore, possa decidere comunque di multarlo.

Alcol test
Alcol test (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Come si interpreta il concetto di “fermata”?

Riprendendo proprio alcune delle sentenze della Corte di Cassazione, è possibile comprendere come maggiore importanza sia stata attribuita al fatto che il conducente si trovasse in posizione di guida, ossia al volante, rispetto all’effettiva circolazione. La fermata, che se ne voglia discutere, rappresenta per legge una delle fasi integranti della circolazione, ponendo l’automobilista in condizione di poter essere verificato e giudicato pur compiendo violazioni del Codice della Strada nel corso del medesimo atteggiamento, a motore spento o acceso, con possibilità, addirittura, che si verifichino presupposti validi per un processo penale.

Lo stato di ebbrezza, inoltre, è sanzionabile quando l’automobile non è in marcia unicamente nelle circostanze in cui, ovviamente, sia possibile comprovare quanto il conducente si trovi in condizioni alterate, conseguenti al suo stato di ubriachezza, magari movimentando il proprio mezzo nelle medesime condizioni, pur trovandosi in un’area pubblica. A ribadirlo è il portale La Legge per Tutti.