Pos, scatta l’allerta massima | Se è fatto così allontana la carta: ti svuotano il conto in 3.5 secondi

Ritira subito la carta bancomat (Canva) - energycue.it
Se ti trovi in determinati luoghi, e pensi che vogliano clonarti o rubarti la carta bancomat, conservala, e fuggi immediatamente!
Subire una truffa è un’esperienza dolorosa che, oltre al danno economico, lascia spesso un forte senso di smarrimento e sfiducia. Sebbene, poi, non tutto sia sempre perduto, giacché esistono strumenti legali e pratici che permettono, almeno in parte, di recuperare le somme sottratte.
Il primo passo, consiste nel denunciare l’accaduto alle autorità competenti, come Polizia Postale o Carabinieri. Dato che la denuncia, non solo tutela la vittima, ma contribuisce a prevenire ulteriori raggiri verso altre persone; facilitando persino le indagini contro i truffatori.
Dopo di che, rivolgersi subito alla propria banca, o al gestore del servizio di pagamento utilizzato. Dato che, in molti casi, specialmente con transazioni online o con carte di credito, è possibile bloccare i movimenti sospetti, o avviare procedure di rimborso.
Infine, è utile affidarsi a un legale o a consulenti specializzati, che possono seguire la pratica, e suggerire strategie mirate per recuperare i fondi. E anche se non sempre si riesca a rientrare in possesso dell’intera somma, agire prontamente e con gli strumenti giusti, aumenta significativamente le possibilità di ottenere giustizia.
Un nuovo tentativo di truffa documentato online
L’avvocato Massimiliano Dona, presidente di consumatori.it, ed esperto dei diritti dei consumatori, ha condiviso su Instagram un video che mostra un chiaro esempio di truffa con skimmer. Trattandosi di un dispositivo capace di clonare le carte di credito, e registrare il codice Pin associato, nascosto all’interno di terminali apparentemente normali. Un tipo di frode, secondo fanpage.it, molto diffuso, e che può colpire chiunque utilizzi il pagamento elettronico.
Un filmato mostra due clienti intenti a pagare in un negozio; e che dopo aver appoggiato la carta sul Pos, vien chiesto loro di inserire il codice. Tuttavia, uno dei due si accorge che la tastiera è insolitamente rigida, e che ispezionandola, scopre che sull’intero dispositivo era stato montato uno scanner nascosto. Facendo sì, in pochi secondi, di svelare quindi la truffa dello skimming, evidenziando quanto sia in realtà facile cadere nella trappola, se non si presta attenzione.
Come funziona lo skimming
Questa tecnica, sfrutta accessori mimetizzati che hanno due compiti: copiare i dati della carta, e registrare il Pin digitato. Non a caso, gli skimmer vengono applicati in modo discreto, spesso con adesivi o scotch, così da sembrare parte integrante del lettore. E nel caso ripreso da Dona, l’intero sistema era stato fissato in maniera provvisoria, ma efficace, pronto a raccogliere dati sensibili in pochi istanti.
I truffatori, in ogni caso, scelgono luoghi in cui possono agire senza destare sospetti: come Pos isolati, distributori automatici di carburante, e sportelli bancomat. Quindi, per difendersi, è sempre bene controllare i dispositivi prima dell’uso; muovendo leggermente le plastiche; verificando la presenza di colla, o di parti sospette; e in caso di dubbi, evitando di inserire la carta.